NON sapendo come raggiungere altrimenti l'"emarginato", permettetemi di fare alcune considerazioni, a mezzo vostro, e porre due domande al sig. Vittorio Arrigoni - volontario - la cui testimonianza sulla situazione a Gaza è stata trasmessa dal Tg3 pochi istanti fa.
Sig. Arrigoni, pur avendo la possibilità di rientrare in Italia meritoria è la sua scelta di rimanere a Gaza a sostegno di quella popolazione "civile"... ma vorrei farle due osservazioni: "QUELLA" popolazione civile, cioè gli abitanti di Gaza , nella loro stragrande maggioranza sono stati complici, anche magari solo con l'indifferenza a quanto vedevano intorno a loro, del lancio di razzi Kassam contro la popolazione israeliana, QUELLA sì CIVILE nel vero e proprio senso etimologico del termine. Da non dimenticare poi chei esponenti di "quella popolazione civile", appena poco più che impuberi, vengono USATI quali strumenti di morte - leggi KAMIKAZE - contro l'inerme popolazione israeliana e contro cittadini ebrei NON solo in Israele, ma anche all'estero! .
E poi: tutti siamo affranti per i bombardamenti su Gaza e per le vittime innocenti che ci lasciano la pelle; ma dov'era, LEI, e che cosa diceva, in tutti questi anni, a fronte del lancio di razzi palestinesi che, ripeto, da anni cadono "a pioggia battente" sulla popolazione israeliana? Sempre due pesi e due misure, sig. ARRIGONI? La sua voce mi risulta essere stata, al proposito, di un SILENZIO ASSORDANTE!
Edoardo Brambilla - Milano