IL GIORNALE di oggi, 03/01/2009, pubblica un articolo di Marcello Foa sulla politica estera del prossimo governo americano, mentre Luciano Gulli analizza la situazione nei territori palestinesi dove è sempre guerra tra Hamas e Anp. Andrea Nativi scrive un articolo nel quale sostiene che solo la guerra aerea può imporre una nuova tregua. Marta Allevato intervista invece un ex ministro di Hamas, un articolo che ripropone le solite tiritere terroriste, Anche le domande stupiscono per la loro condiscendenza verso l'intervistato. un pezzo che stupisce sulle pagine del GIORNALE.
IL MESSAGGERO, titola " Terrore a Gaza, stranieri in fuga ", una notizia del tutto inventata, poichè è normale che gli stranieri lascino un luogo diventato pericoloso. Niente fuga, quindi, ma prassi normale. Che poi a Gaza la situazione sia quella che è, sarebbe corretto chiederne conto ad Hamas. Ma da un giornale che affida le analisi a Eric Salerno non ci si può aspettare qualcosa di diverso.
LA REPUBBLICA, dedica le pagine 6-7, con un servizio di Fabio Scuto da Gerusalemme. La titolazione ignora i razzi kassam, privilegiando un attacco di terra che ancora non c'è stato e la minaccia di Hamas a Israele "Se entrate la pagherete ". Mauro Calabresi, da NY, riciorda la carriera di Hillary Clinton, a suo dire, sbilanciata in favore dei palestinesi. Due star di Hollywood, semi sconosciute, scrivono a Obama, e conquistano il titolo su REPUBBLICA. Da Israele invece, Francesca Caferri, riferisce di una manifestazione di pacifisti che si terrà oggi a Tel Aviv. Stupisce che la cosa stupisca la giornalista di REPUBBLICA, forse su quel giornale si scrive troppo poche volte che Israele è una democrazia e che tutte le manifestazioni sono libere, persino in un tempo di guerra come questo.
L'UNITA', quattro pagine curate da Umberto De Giovannangeli, che riportano le opinioni arabo palestinesi, Striscia senza cibo e medicine, il che è falso, ma all'UNITA' non importa, se la dichiarazione arriva da Hamas. Allarme anche per la solita emergenza umanitaria, anche questo non è vero, a Gaza possono entrare cibo e medicine. Ma per Udg contano di più gli appelli Onu sulla "strage di civili".
poche righe di commento da parte nostra. Perchè quasi nessuno scrive che basterebbe la rinuncia di Hamas a colpire con i razzi le città israeliane, una rinuncia vera, che Israele sarebbe pronta ad accettare un cessate il fuoco e una tregua, ma vera, non come l'altra volta, quando è servita solo ad Hamas per riarmarsi ?