ISRAELE BOMBARDA IL HAMAS
Da sei giorni Israele sta bombardando con l'aviazione obiettivi nella striscia di Gaza mentre il Hamas continua i tiri di razzi e di bombe di mortaio. La differenza sostanziale e` che Israele cerca di colpire meno civili palestinesi possible, mentre il Hamas mira esclusivamente ad uccidere civili israeliani.E` opportuno non dimenticare che e` stato il Hamas il 19 dicembre scorso a ripudiare la tregua in atto fino ad allora e a riprendere il consueto lancio di missili e bombe di mortaio contro i centri abitati d'Israele. Circa 800.000 israeliani vivono nel sud del paese nelle zone sottoposte al tiro dei missili del Hamas che hanno ora un raggio d'azione di 40 chilometri. Sebbene questi missili abbiano causato relativamente poche vittime in Israele, essi permangono un mezzo per terrorizzare la popolazione civile in barba alle leggi internazionali.
Il massimalismo del Hamas non e` una novita` poiche` e` noto da anni l'articolo 11 della Carta del Hamas, nel quale e` scritto:”la Palestina e` una terra del Waqf Islamico consacrata per le generazioini mussulmane”. Secondo il Hamas, Israele dovrebbe scomparire. Con tali aberrazioni non e` possible discutere ne` intavolare negoziati diplomatici ed infatti il Hamas non ha voluto ascoltare gli ammonimenti lanciati da Israele e ricepiti invece al Cairo e a Damasco. L-Egitto ha ammesso di essere stato avvertito per tempo e di aver ritrasmesso al Hamas ma senza nessun risutato.
Come e` gia` avvenuto in passato, il Hamas ha risposto col lancio di missili. A Beer Sheba una scuola israeliana e` stata colpita in pieno ma per fortuna era stata sgomberata per tempo.
I mediatori egiziani non hanno ottenuto nulla dal Hamas e d’altra parte la popolazione israeliana si sentiva abbandonata dal suo proprio governo.Come convincere il Hamas a smettere il tiro dei razzi contro Israele? In passato, nella primavera del 2004, solo l’esecuzione mirata di Abdel Aziz Rantisi e dello sceicco Ahmed Yassin indusse il Hamas a sospendere gli attentati suicidi all’interno di Israele. Perciò tale metodo è stato ripreso ora aggiungendo anche il bombardamento di due moschee che erano diventate depositi di razzi e di bombe. Ma nonostante il miglioramento delle tecnologie, vengono colpiti anche dei civili, sebbene una minoranza, poichè i dirigenti del Hamas si fanno scudo di donne e bambini o si rifugiano negli ospedali.
Da anni l’Autorità Palestinese ha ricevuto centinaia di milioni di euro ogni mese e non ha creato un solo posto di lavoro per la sua popolazione. Lo stesso ha fatto il Hamas a Gaza. I profughi di 60 anni fa rimangono tali per ragioni puramente politiche e nessuno di loro è stato integrato nella società palestinese.
Papa Benedetto XVI ha implorato il ripristino della tregua nella striscia di Gaza. Ma non ha detto nemmeno una parola su chi l’aveva violata ossia il Hamas. Il Premier israeliano Ehud Olmert si è detto interessato a un meccanismo internazionale di controllo della tregua fra Israele e il Hamas. Ottima idea a patto però che il Hamas rispetti gli accordi e che non si ritorni alla situazione del transito di Rafiah dove dovevano esserci degli ispettori europei, poi ritirati su ingiunzione del Hamas, portando così alla chiusura del transito. Israele non potrà accettare nulla di meno per riaprire i valichi di frontiera poichè altrimenti sarebbero usati per far entrare bombe e missili a Gaza.
Lunedì prossimo dovrebbero arrivare in Israele il Presidente Nicolas Sarkozy e il Ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner.Vedremo se otterranno il consenso del Hamas che nel frattempo potrebbe arrivare a più miti consigli.