Le lenti antisemite di Ida Magli L'analisi di Piera Prister
Testata: Informazione Corretta Data: 31 dicembre 2008 Pagina: 1 Autore: Piera Prister Titolo: «Le lenti antisemite di Ida Magli»
Ida Magli nel suo editoriale del 17 dicembre 2008 pubblicato on line sul blog "Italiani Liberi", a proposito della truffa di 50 miliardi di Bernard Madoff sparge tutto assieme in una sola pagina tanto veleno antisemita, in un concentrato di lessico e di luoghi comuni, degno della peggiore propaganda dei tempi degli zar e del nazismo, offrendoci la sua visione spietata di un mondo, a suo dire dominato "da manipolatori ebrei della finanza mondiale". Certo e'che il suo e' un antisemitismo cosi' ricopione che lo stesso Goebbels dall'aldila' se potesse, la citerebbe in tribunale per plagio e appropriazione indebita dei diritti d'autore. Ma vogliamo proprio prenderla sul serio la Magli? Varrebbe la pena occuparsene oppure piu' saggiamente, come dice il nostro direttore con una frase spassosa, sarebbe meglio desistere e lasciar perdere, perche' dopotutto "non si puo' sparare con un cannone ad un moscerino"! Perche' Ida Magli chi e'? Quale peso se non quello dell'imponderabilita' potrebbe avere nel mondo della cultura italiana? Ma se poi ci fosse qualcuno che vuole proprio leggersela, perche'dopotutto si dovrebbe accontentare della copia e non consultare direttamente gli originali come I Protocolli o il Mein Kampft.? A chi sarebbe passato poi per la testa che a coronamento di cotanta carriera giornalistica, da "Noi Donne", rivista comunista a "La Repubblica" fino a "Il Giornale" sarebbe approdata infine al piu' becero e volgare antisemitismo? Perche' deve essere stata proprio rosa dalle chimere dell'antisemitismo Ida Magli, alla notizia della grande truffa di 50 miliardi di dollari ad opera di Bernard Madoff, non riflettendo che non possono certamente essere tutti ebrei gli autori di frodi nazionali ed internazionali che hanno generato il terremoto delle Borse e per i quali il governo americano e' intervenuto a salvarli, come i bancarottieri della General Motors e dei prestiti subprime; cosi' come non era ebreo l'altro celebre gran truffatore Charles Ponzi a cui lo stesso Madoff s'e' ispirato e che, emigrato dall'Italia in America nel 1910, divenne milionario in pochi anni. Ma la Magli osa rispolverare persino l'oleografia ad effetto dell'ebreo, avido ed usuraio purtroppo ancora in voga in una societa'in cui si condonano invece le banche che sono vere e proprie sanguisughe che esigono persino interessi del 26% su alcuni prestiti, cosiddetti a rischio che si applicano a debitori gia' insolventi spesso a causa della perdita del lavoro. Ma l'antisemitismo, il lato oscuro ed irrazionale che giace nel profondo di molti anche nelle persone che ritengono di non esserne affette, riaffiora quando meno uno se l'aspetti, come in Ida Magli quando si tratta di dare l'affondo per esempio a Bernard Madoff non tanto in quanto un imbroglione ma in quanto ebreo. L'antisemitismo ha diverse motivazioni, c'e quello radicato fin dall'infanzia di chi e' nato e cresciuto fra i pregiudizi; quello ideologizzato e religioso; quello alimentato con ingenti somme di petroldollari destinate ai terroristi fondamentalisti e quello degli uomini politici che scendono a patti con i terroristi antisemiti vendendo gli ebrei in cambio di una presunta e pretestuosa incolumita' dei non ebrei. Infine ci sono gli antisemiti che ripetono a pappagallo tutte le peggiori menzogne ed offese che circolano nell'aria da duemila anni, nei luoghi pubblici, sui giornali, alla radio, alla televisione e su Internet. Sembra che la Magli appartenga a quest'ultima categoria. A rigor di logica se uno e' bancarottiere lo e' e basta, senza tirare in ballo o estendere la comune riprovazione verso la sua religione, la sua nazionalita' o il colore della sua pelle. Ma che ragionamenti illogici e distorti sono questi! In verita'sono anche pericolosissimi. Piera Prister Bracaglia Morante. http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90