La Presidenza UE 2009 sostiene l’operazione israeliana L'analisi di Danielle Sussmann
Testata: Informazione Corretta Data: 31 dicembre 2008 Pagina: 1 Autore: Danielle Sussmann Titolo: «La Presidenza UE 2009 sostiene l’operazione israeliana-Karel Schwarzenberg alla prima prova – da plauso»
Il prossimo presidente della UE sostiene l’operazione israeliana contro Gaza. Dal 1 gennaio 2009, la Repubblica Ceca sarà di turno per la presidenza UE. Nella serata di martedì 30 dicembre, il Ministro degli Esteri ceco Karel Schwarzenberg parteciperà al vertice UE di Parigi (presidenza uscente) che intende studiare i termini che portino al cessate il fuoco israeliano. Schwarzenberg ha insistentemente dichiarato il giusto diritto di Israele a difendersi. “Cerchiamo di renderci conto di una cosa: Hamas ha aumentato consistentemente il numero dei razzi lanciati contro Israele dal cessate il fuoco del 19 dicembre, Questo non è più accettabile” ha dichiarato in un’intervista al quotidiano ceco Mlada Fronta Dnes e all’agenzia Reuters. Attualmente, la presidenza UE è francese e Sarkozy ha condannato sia l’attacco israeliano che il lancio di Qassam da parte dei terroristi di Hamas, esortando le due parti a fermarsi immediatamente. Inoltre, ha deplorato i tanti feriti civili e condannato lo “sproporzionato uso della forza” da parte di Israele. Un’eco ai commenti del Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon che ha chiesto un cessate il fuoco.
Schwarzenberg, deciso alleato degli Stati Uniti, ha detto che Hamas si è escluso da solo da un serio dibattito politico a causa dei suoi attacchi contro Israele. Ha inoltre denunciato Hamas per aver messo le sue basi e depositi di armi in aree densamente popolate causando l’aumento di morti nella popolazione palestinese. Schwarzenberg ha aggiunto nell’intervista: “Perché sono uno dei pochi ad aver espresso comprensione per Israele?...Mi godo il lusso di dire la verità.” Inoltre, ha affermato che quando la Repubblica Ceca presiederà la UE tenterà di promuovere una politica per la pace: “sarei felice che aiutasse i palestinesi.” Ha aggiunto che non sosterrà alcuna parte nel conflitto ma piuttosto che lavorerà come mediatore.
Credo sia tra le migliori notizie di questi 4 giorni. Ricordo che Praga ha dovuto anch’essa prepararsi contro la minaccia del terrorismo islamico. All’indomani della strage di Mumbai, il Senato ceco a maggioranza governativa ha votato favorevolmente per l’installazione dello scudo missilistico voluto da Bush. Ma, soprattutto, è la seconda voce autorevole e governativa europea (con Angela Merkel) che sostiene apertamente, coerentemente e cognitivamente, le ragioni di Israele e del popolo palestinese vittima dei suoi governi e bande criminali. I compromessi continui delle potenze europee impaurite da possibili attentati, dalla massiccia immigrazione araba ed islamica, ha portato ad una spirale maligna che non si ferma se non con prove di forza. Ma se tutti i poteri occidentali avessero il coraggio di affrontare la realtà come Schwarzenberg e la Merkel; se tutti i media almeno quelli importanti e liberali non si prestassero al gioco ambiguo e cinico di questi decenni e applicassero coerentemente la verità dei fatti, allora verrebbe a mancare quel sostegno politico e mediatico al terrorismo. Per concludere, D’Alema non è estremista: è cinico e miope. Inolre, quanto poco serio appare un politico che brandisce un quotidiano (Le Monde) quasi fosse un documento, per convalidare le sue ragioni. Questo è il metodo da imbonimento con cui la sinistra ha influenzato le sue masse. Non con la storia, ma con slogan e quotidiani. Un apprezzamento va all’intervento opposto di Piero Fassino.
Per quanto riguarda la tregua di 48 ore, una delle opzioni israeliane (di ovvio compromesso) l’avrebbefavorita per via del brutto tempo che minaccia oggi e domani l’area impedendo visibilità totale ad aerei e navi. Israele si è lanciato anche sul fronte della guerra web aprendo un suo sito youtube in cui mostra, dal mirino dei jet dell’IAF, ogni momento antecedente l’esplosione mirata sui terroristi che installano i razzi che lanciano contro Israele. Sia l’IDF (Israeli Defense Force) che lo Shin Bet hanno del tutto sconsigliato qualsiasi tregua. Tant’è che al quinto giorno di guerra, proseguono gli attacchi missilistici da Gaza fino a circa 50 km. dalla Striscia. Beersheba (270.000 abitanti), capitale del Negev, è stata colpita da 4 missili Grad (russi), per fortuna senza fare vittime, ma si sono registrati diversi casi di choc e danni materiali ad un asilo e due palazzi. Tzipi Livni è invitata all’Eliseo domani 1 gennaio. Il 5 gennaio, Sarkozy sarà in Israele per conto della UE.