-----Messaggio Originale-----
Data invio: domenica 28 dicembre 2008 12.37
Oggetto: quale tipo di osservatorio?
Seguo da tempi il sito IC, trovandolo ben fatto e utilissimo, Chiedo, però, se non sia possibile offrire una disamina che tenda il più possibile all'obiettività, poiché quando diffondo le vostre pagine fra amici e colleghi, è facile svicolare dall'argomento principale (come l'informazione italiana affronta la questione medio-orientale) per scivolare su quello assai più problematico su come IC affronta l'nformazione italiana. E vengo a dire quello che a mio parere si poteva evitare nel bell'articolo, e completo, "Quotidiani a confronto", pubblicato stamattina. A parte i 'bravissimo' che si possono evitare, ma poi c'è bisogno di scrivere "da un comunista all'altro" per indicare il passaggio dal Manifesto a Liberazione? Sì che sono entrambi comunisti, ma il sottolinearlo rivela una certa acrimonia che abbassa non il livello di equilibrio del Manifesto e di Liberazione, bensì quello del commento. E ancora: scrivere quel che si è scritto su Repubblica è puro veleno; ce n'è davvero bisogno quando si confrontano titoli e articoli?
Insomma, per chi scrivete gli articoli? Non per persone come me, già convinte della pessima informazione italiana verso Israele (leggete, se avete tempo, il mio commento "Hamas va alla guerra" sui blog www.giovannibelfiori.ilcannocchiale.it o su www.giornaledibordo.leonardo.it), ma, spero, per coloro che sono fermamente convinti che Repubblica o l'Unità abbiano verso la crisi medio-orientale un atteggiamento obiettivo. E costoro non li convinciamo mica insultandoli o facendoli sentire dei cretini! La mia è anche una richiesta 'egoistica': ho bisogmo di fonti autorevoli a supporto di ciò che dico, che faccio, che scrivo: se l'equilibrio di IC è pari all'equilibrio del Manifesto, il lettore di questo quotidiano 'comunista' potrà mai leggere con attenzione, con matura riflessione ciò che scrive IC?
Grazie e auguri
Giovanni Belfiori
teoricamente lei ha ragione, ma io diffido sempre dì ogni presunta obiettività. preferisco chi si presenta dicendo quali ragioni difende. per essere obiettivi come dice lei, ci si può solo sporgere da una finestra in piazza San Pietro e invocare la pace. è l'unico modo per trovare tutti d'accordo. solo che sono solo belle parole, che non servono a nulla.
in quanto al comunismo, è stato uno dei grandi mali del secolo scorso. come si possa avere il coraggio di definirsi così ancora oggi ha dell'incredibile.
non amiamo le ideologie, chi ne è prigioniero non ragionerà mai con serenità e il confronto non porta a niente. noi non vogliamo convincere nessuno, portiamo degli argomenti, poi il lettore decide per conto suo.
anche su Israele possiamo essere critici, ma qui si sta discutendo della sua sopravvivenza.
cordiali saluti,
IC redazione
