Non amo Baget Bozzo, ma quasi sempre condivido i suoi articoli, che apprezzo per chiarezza e capacità di argomentare.
Non ritrovo queste caratteristiche, tipiche di Baget-Bozzo nel pezzo pubblicato sul Giornale e da voi ripreso.
Ora è universalmente noto che Baget Bozzo ha un segretario…
Nutro quindi il sospetto che detto articolo, che dimostra in controluce venature razziste, non sia di mano di Baget, bensì del suddetto segretario…
Infatti l'argomentare dell'articolo stesso è pesante, contorto, così come è la personalità del segretario... sembra quasi leggendolo che l'unico scopo delle leggi razziali, che impedirono a giovani docenti ebree di raggiungere la loro cattedra, fosse, in realtà solo l'impedire eventuali matrimoni misti in Etiopia tra gli italiani conquistatori e le giovani etiopi.
Ora se c'è un atto da condannare del governo italiano, precedenti alle leggi razziali, dopo la stipula dei Patti Lateranesi, questo atto è proprio la conquista dell'Etiopia, convertitasi all'ebraismo con la regina di Saba, e, successivamente, divenuta cristiana.
Errore quindi la conquista, ma errore ancora maggiore l'impedire con leggi il meticciato... penso alle bellezze creole del Brasile e immagino che anche il meticciato italo-etiopico avrebbe potuto generare altrettante bellezze...
nessun problema dal punto di vista religioso, proprio perchè gli Etiopi erano cristani...o lo scopo dell'invasione era solo quello di poter far aprire una nuova Nunziatura Apostolica ad Addis Abeba ?
Fuori da ogni scherzo, mi preoccupa, dal punto di vista politico, l'articolo in questione... mi spiego : negli anni trascorsi quelli di Alleanza nazionale hanno fatto lunghe revisioni ideologiche... ed hanno, in un certo senso allontanato dal partito i non pentiti, ovvero coloro che ricordano ancora con orgoglio le azioni contro l'umanità compiute durante e dopo la guerra. Ma i non pentiti, esistono e prosperano, spesso all'ombra di personaggi vicini a Giuseppe cardinal Siri come appunto Baget...
lettera firmata.