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La Repubblica Rassegna Stampa
21.12.2008 Madoff come il caso Giuffrè
ma con la differenza che Madoff è ebreo, Giuffrè no.

Testata: La Repubblica
Data: 21 dicembre 2008
Pagina: 28
Autore: Vittorio Zucconi
Titolo: «Gli ebrei rovina degli Usa, l'antisemitismo corre sul web»

Sulla REPUBBLICA di oggi, 21/12/2008, a pag.28, una attenta analisi di Vittorio Zucconi sulla esplosione, non solo via internet, di antisemitismo provocato dal fallimento del finanziere Usa Bernie Madoff. Che altri non è se non una copia americana del " Banchiere di Dio" di italiana memoria. Ricordate il caso Giuffrè ? Occorre andare indietro di almeno 50 anni, era il 1958, ma anche allora la truffa, denominata " catena di Sant'Antonio", coinvolse le finanze vaticane e migliaia di risparmiatori che avevano avuto fiducia in quel truffatore che garantiva interessi altissimi, fintanto che continuavano ad entrare soldi che servivano a remunerare gli investitori precedenti. Venuto a scemare il flusso, fu il crollo. Ma allora nessuno parlò di complotto "cattolico", Vaticano e cattolici (ma non solo) furono accusati di eccessiva fiducia e dabbenaggine. Ma quando c'è di mezzo un ebreo la regola non vale. Madoff non è soltanto un truffatore, che ha derubato, oltre a tutto, per gran parte i suoi correligionari, ma diventa l'ebreo tout court che della truffa economica ha fatto la sua religione. Che le banche, diventate imprese finanziarie, abbiano bruciato il soldi degli azionisti, qui da noi non ha scandalizzato nessuno. Così come nessuno ha rilevato la fede cattolica che contraddistingue il 99% dei banchieri italiani. Questa dissonanza era stata avvertita subito da R.A.Segre sul Giornale e da Elena Loewenthal sulla Stampa. Ogni occasione è buona per far rialzare la testa al serpente antisemita. Madoff non poteva essere una eccezione. Ecco l'articolo:

WASHINGTON - In questa versione finanziaria, e per ora meno cruenta nonostante i primi suicidi, dell´11 settembre che sta bruciando le vite, di migliaia di americani sul lastrico, tornano a volare gli stessi mostri dell´antisemitismo profondo che infestarono quei giorni di orrore. Alla ricerca continua di un capro espiatorio, nuovi razzisti invadono il web puntando il dito contro l´Ebreo errante e malvagio. Il colpevole di turno è Bernie Madoff, ex capo del Nasdaq responsabile di un crac di 50 miliardi di dollari, descritto come perfido e ingordo, furbo e sporco, lo Shylock che ha distrutto il tempio del danaro per averne voluto approfittare troppo, proprio come fu l´Ebreo a salvarsi dal olocausto di Manhattan.
Madoff, l´ultimo artefice dello "schema Ponzi" come si chiama il gioco di pagare X con i soldi di Y fino a quando i soldi finiscono e tutti perdono tutto, è ebreo. Ebrei erano anche alcuni tra i suoi principali clienti, da Steven Spielberg il regista a Eli Wiesel, il Nobel per la Pace scampato ad Auschwitz, la Yeshiva University, massima istituzione americana di ispirazione israelita, e la Hadassah, principale organizzazione di beneficenza, più centinaia di vedove, coppie anziane, sinagoghe, convinte dal passaparola nella comunità ebraica americana a fidarsi ciecamente dell´uomo dei miracoli. Bernie Madoff , il supermagliaro che garantiva a tutti rendimenti prodigiosi e stabili sui risparmi.
Una "storia di ebrei", dunque, circoscritta in quella comunità di quattro milioni di americani di origine o di fede ebraica che raccolgono i frutti della loro ingordigia da New York, dove sono il 9% della popolazione a Palm Beach in Florida, dove vanno a svernare e a contare le monete succhiate agli ingenui "goym", ai gentili, e finiscono, come i cambiavalute cacciati dal tempo di Salomone, per bruciare se stessi. E´ questo il tono agghiacciante delle migliaia di lettere e commenti che con acre "schadenfreude", la gioia per la disgrazia altrui, affiorano nei blog, nei siti razzisti, e che la Anti Defamation League, la associazione che da 100 anni tenta di combattere l´antisemitismo, ha censito e raccolto con orrore. «Sono tremila anni che gli ebrei si comportano così, dimostrando di non avere altro Dio fuor che il danaro» osserva una persona con lo pseudonimo piuttosto eloquente di "Adolf".
«Ha, ha - gioisce un certo William Peals - ebrei che truffano ebrei, l´economia deve davvero essere a pezzi».
Scrive al Baltimore Sun un lettore: «La Sec, (la commissione di controllo della Borsa) è imbottita di ebrei complici dei loro amici ebrei farabutti per derubare la nazione». «Sono la corruzione e l´ingordigia dell´Ebreo che hanno messo in ginocchio Wall Street e l´economia americana» afferma Jennifer, nel sito di finanza portfolio.com.
La certezza del «complotto demoplutogiudaico» non è scalfita neppure dalla constatazione che proprio alcuni dei più illustri cittadini americani di religione ebraica, oltre a banche internazionali come il Banco di Santander o la Unicredit italiana, hanno lasciato una libbra di carne nel tritatutto di Bernie Madoff. Questo crac gigantesco è soltanto il pretesto per rigurgitare quel fondo di odio per l´Ebreo, spesso mescolato con l´odio per le grandi metropoli peccaminose, la finanza, il governo che ribolle nella pancia di un´America dove il razzismo resta mai digerito, pronto a oscillare fra il "negro", l´"ebreo", lo "straniero", il "wop" (l´italiano) i "gay", secondo gli anatemi di predicatori che lessero nella devastazione di New Orleans il castigo di Dio (del loro Dio) contro i debosciati e sodomiti.
Ma l´odio antisemita è più facile da alimentare con quei nomi grossi di dirigenti finanziari pubblici e privati di origine ebraica. Il presidente della Fed, Bernanke, è ebreo, come lo era il predecessore Greenspan. La principale banca d´affari ancora in piedi, la Goldman Sachs, porta con orgoglio cognomi chiaramente israeliti. Il nuovo braccio destro di Obama, Rahm Emanuel, fu addirittutra volontario nell´esercito israeliano nel 1991, e l´albo dei pezzi grossi della finanza contiene troppo cognomi ebraici per essere citati tutti.
Ma dove sono finiti i 50 miliardi svaniti nel fondo Madoff? L´occhiuto razzista ha la risposta: «Ci deve essere una caverna blindata nel deserto del Negev dove Madoff ha nascosto tutti i soldi rubati all´America per finanzare Israele» scrive un lettore al sito molto progressista Huffingtonpost.
Un complotto, forse del Mossad, come quello che avvertì telefonicamente gli ebrei che lavoravano alle Torri Gemelle la sera del 10, di restarsene stare a casa. Il fatto che almeno 400 dei tremila caduti quel giorno fosse ebrei, sia americani che visitatori stranieri, in proporzione spropositata rispetto agli abitanti della città, non ha mai del tutto stroncato neppure questa idiozia, perché gli idioti sono molto furbi. Forse qualcuno si accorgerà presto, dopo avere dimenticato l´ Hussein, che il nome del nuovo presidente Obama, Barack, e di fatto identico all´ebraico Baruch. Un altro complotto ebraico contro l´America.

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