quotidiano il giorno 1.12 e avente come argomento la descrizione dei preparativi
che hanno preceduto e reso possibile il massacro di Mumbay.
Rimango allibito nel constatare il ripetuto uso del termine "martire" fatto dal suo
giornalista quando parla degli artefici di quella "mattanza", per usare il vostro
corretto termine dei fatti.
Ritengo che chiamare "martiri" coloro che hanno compiuto una simile "mattanza"
sia, al di lą di tutto, un'offesa nei confronti di coloro che subirono un vero martirio
nel corso dei secoli, e anche un'offesa vera e propria nei confronti della parola
"martire", che viene in tal modo sminuita del suo vero e profondo significato.
Non gią martiri vanno chiamati, ma volgari assassini.
Spero che vorrą concordare con queste mie parole, e, con l'occasione, le invio,
egregio Direttore, cordiali saluti