Ma dov'è la collettività ? l'analisi di Piera Prister
Testata: Informazione Corretta Data: 06 dicembre 2008 Pagina: 1 Autore: Piera Prister Bracaglia Morante Titolo: «Ma dov'è la collettività ?»
Ma dov'e' la collettivita'? E cosi' in Italia la collettivita'non e' andata in piazza a gridare "no al terrorismo islamonazista" che ha appena falciato 172 morti in India, c'e' andata invece la sinistra con le sue rappresentanze politiche per la Giornata Nazionale di Solidarieta' con il popolo palestinese. Quel corteo e' sfilato per le strade di Roma il 29 novembre mentre a Mumbai i terroristi islamici antisemiti trucidavano e scannavano tutta quella gente inerme, donne e bambini. Una buona occasione perduta per dimostrare la loro opposizione al terrorismo. Nessuna religione coerente con se stessa richiede che orde di indemoniati resi ancora piu' allucinati dall'effetto delle droghe versino il sangue delle vittime finche' non si plachi la loro sete e i nostri occhi si ritorcono inorriditi da quell'orgia di sangue. Strage dopo strage siamo forse tutti ormai ineludibilmente anestetizzati all'altrui morte violenta, cosi' assuefatti che ormai l'abbiamo introiettata e ne accettiamo silentemente l'esistenza? Ma dov'e' la parte buona della societa' dalla quale ci si aspetterebbe una presa di posizione, che ancora non e' scesa per le strade per esprimere una corale condanna del terrorismo e solidarieta' a quanti sono caduti in India? E perche' non esprimere anche solidarieta' per gli Ebrei ed Israeliani cosi' orrendamente massacrati? Di nuovo siamo ridotti alla conta dei morti che vilmente si fa quando il terrorismo colpisce, quando tirano un sospiro di sollievo quanti ritengono di non essere ancora nel mirino dei terroristi, per ora ci sono solo Americani, Inglesi ed Ebrei, a cui si sono aggiunti gli Indiani, una conta cinica riconducibile al principio, "mors tua vita mea" che funziona solo temporaneamente perche' chissa' che cosa ci riserbera' il prossimo attentato! Nel dramma teatrale di Sartre "Morti senza tomba", alcuni dei protagonisti, partigiani catturati dai collaborazionisti di Vichy, tradiscono un compagno dietro la promessa di aver salva la vita in cambio della delazione. Scesero a patti con il male e tradirono, non solo non ebbero salva la vita ma ebbero anche il disonore senza tomba. Ci riferiamo a quei politici che vorrebbero l'appeasement con i terroristi e un atteggiamento arrendevole con i paesi musulmani sponsor del terrore e che sono capaci di firmare di nascosto anche patti di tregua con loro sempre a spese degli ebrei come gia' e' avvenuto. Ma il massacro degli ebrei non indigna proprio nessuno, si vendono e basta! E la vendita continua.. Finora abbiamo visto i musulmani scendere per le strade solo come una massa di milioni di diseredati analfabeti, indottrinati all'odio, oppressi dai loro ricchi regimi plutocrati, capaci di dar loro solo lo sfogo del bagno di sangue per placarli, non le liberta', non l'struzione, non una vita dignitosa. Ma come e dove vengono indottrinati i terroristi? Certamente nei campi di addestramento militare fin da bambini, come nelle scuole e anche nelle moschee. Quest'ultime sono presenti ovunque e potrebbero servire come canali di propaganda e di indottrinamento all'odio che e' come una cancrena inarrestabile. Proprio qui, a pochi chilometri da casa, negli uffici della "Holy Land Foundation" della moschea dalla grande cupola di rame di Richardson, a nord di Dallas, si raccoglievano da anni fondi dell'ammontare di milioni e milioni di dollari da inviare ai terroristi palestinesi di Hamas. Dobbiamo stare attenti e vigili come lo sono in Italia il ministro degli Interni Roberto Maroni e Roberto Cota, presidente del gruppo del Carroccio alla Camera e quanti del governo stanno lavorando sulla richiesta della moratoria sulla costruzione delle mosche in Italia. Una moratoria che si badi non e' volta a sopprimere la liberta' di religione, come pensano pregiudizialmente Walter Veltroni del Pd e Paolo Ferrero di Rc, ex ministro del governo Prodi, quanto a proteggere la liberta' di religione degli altri cittadini, ossia la liberta'della collettivita', quella democratica, pluralista e liberale che non vuole soggiacere alla Sharia. Governo ed opposizione dovrebbero invece lavorare insieme per il bene comune di fronte al comune pericolo. Piera Prister Bracaglia Morante http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90