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Sugli scontri a Hebron 06/12/2008
Avete affrontato il tema degli scontri avvenuti ad hebron tra i militari israeliani e i coloni oltranzisti che rifiutavano di abbandonare una casa occupata nonostante la corte israeliana si fosse pronunciata in tal senso. se voleste far fede al vostro nome e essere "corretti" dovreste chiamare queste persone con lo stesso termine che usate per chi compie atti simili quando è palestinese, criminale, agitatore, terrorista. quello che non dite è che questi criminali che attaccano indiscriminatamente soldati dell'IDF o palestinesi godono della piu' totale impunità. tirare acido sul viso di un soldato o bruciare la casa di un civile non è un atto terroristico? fortunatamente al giorno d'oggi i media sono molti e diretti e su U-tube centinaia di migliaia di persone hanno visto immagini inequivobili che parlano molto piu' di articoli truffaldini. si vedono coloni che compiono ogni genere di violenza e crimini su civili palestinesi inoffensivi davanti agli occhi disinteressati dei soldati. ai coloni è stato insegnato che non devono rispondere  dei loro crimini contro gli arabi,che per loro la legge non esiste,  pertanto non accetteranno di risponde nemmeno dei crimini che compiono contro gli ebrei e la conseguenza di tutto cio' è chiarissima, o uno stato binazionale (perchè se i coloni rifiutano di abbandonare la cisgiordania non ci saranno mai due stati e alla fine gli arabi pretenderanno di essere cittadini dell'unico stato esistente) o la guerra civile. chi difende i coloni o non vede la gravità delle loro azioni forse è felice di una delle due opzioni.
lettera firmata

Il terrorismo è una campagna di violenza organzzata con finalità politiche, non genericamente qualsiasi violenza, per quanto deprecabile.
Israele, di fatto,  sta ristabilendo la legge a Hebron.
Redazione IC

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