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La Repubblica Rassegna Stampa
03.12.2008 Rischio batteriologico, chimico e nucleare
l'allarme del Congresso americano sul terrorismo e le armi di distruzione di massa

Testata: La Repubblica
Data: 03 dicembre 2008
Pagina: 18
Autore: Mario Calabresi
Titolo: «"Rischio attacco chimico" primo allarme per Obama"»
Da pagina 18 de La REPUBBLICA del 3 dicembre 2008, l'articolo di Mario Calabresi ""Rischio attacco chimico" primo allarme per Obama":

New York - Durante la presidenza di Barack Obama «è probabile un attacco terroristico con armi biologiche», per questo il governo americano deve aumentare le difese contro l´uso di dispositivi nucleari o biochimici.
L´allarme, che rilancia paure e scenari riproposti decine di volte dall´Amministrazione Bush negli ultimi anni, viene questa volta da una commissione bipartisan del Congresso americano, che ha lavorato per sei mesi ascoltando oltre 250 esperti di tutto il mondo.
La prima preoccupazione però non è indirizzata a tradizionali gruppi del terrorismo islamico, ma verso gli scienziati che hanno accesso ai laboratori in cui si studiano e conservano germi pericolosi e per questo, secondo gli esperti, occorre un maggior controllo sulle attività dei centri di ricerca di tutto il mondo.
«L´America - si legge nel rapporto - dovrebbe preoccuparsi meno del fatto che terroristi divengano biologi, che non del fatto che biologi possano trasformarsi in terroristi». Una conclusione che arriva dopo il suicidio di Bruce Ivins, lo scienziato militare americano che secondo l´Fbi è stato l´autore delle lettere all´antrace che nell´ottobre del 2001 uccisero 5 persone e seminarono il panico in tutto il Paese.
Meno probabile, secondo la commissione, un attentato con ordigni di tipo nucleare, mentre viene ritenuto «probabile» che il prossimo attacco terroristico contro gli Stati Uniti possa provenire dalle aree tribali del Pakistan.
Il rapporto, che verrà reso noto integralmente questa mattina, ieri è stato anticipato al vicepresidente eletto Joe Biden. La «Commissione sulla prevenzione della proliferazione delle armi di distruzione di massa e sul terrorismo» - creata su suggerimento dell´organismo che indagò sull´11 settembre - è un organo del Congresso presieduto dagli ex senatori Bob Graham e James Talent, un democratico e un repubblicano, ed è considerata un gruppo indipendente di eccellenza.
Secondo Graham, «le conseguenze di un attacco bioterroristico sono al di là dell´immaginabile, sarebbe l´11 settembre moltiplicato per dieci o addirittura per cento in termini di numero di vittime». Poi, parlando del virus della spagnola - l´influenza che fece strage nel 1918 - ha aggiunto: «Oggi è ancora conservato nei laboratori, ma se dovesse finire nelle mani di scienziati che sono in grado di utilizzarlo con finalità violente, allora potremmo avere un disastro superiore ai 40 milioni di morti di un secolo fa».
La commissione esorta la futura amministrazione Obama a lavorare con decisione per prevenire gli attacchi e per essere pronti a rispondere nel caso avvengano. «Senza un´azione più decisiva e un senso d´urgenza da parte della comunità globale - afferma il rapporto - sarà sempre più probabile che un´arma di distruzione di massa venga usata in un attacco terroristico entro il 2013 in qualche parte del mondo». «Le armi biologiche - ha sottolineato Graham - sono molto più facili da ottenere rispetto alle armi nucleari, l´antrace per esempio è un prodotto naturale e si trova nei laboratori, altri agenti patogeni pericolosi sono facili da reperire e ci sono molti scienziati che sanno come trasformare un agente patogeno in un´arma distruttiva».
Resta anche il pericolo del terrorismo atomico. Nel rapporto c´è scritto che le organizzazioni terroristiche sono a caccia di armi nucleari, e davanti alla commissione l´ex senatore democratico Sam Nunn, considerato molto vicino ad Obama, ha sostenuto che «il rischio che un ordigno nucleare venga utilizzato oggi è in crescita».

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