Che giustizia è mai questa ! scarcerato Khaled Ibrahim Mahmoud, responsabile della strage di Fiumicino: il commento di Piera Prister
Testata: Informazione Corretta Data: 27 novembre 2008 Pagina: 1 Autore: Piera Prister Bracaglia Morante Titolo: «Che giustizia è mai questa !»
Ma che giustizia e' questa A Khaled Ibrahim Mahmoud, il terrorista capo del commando palestinese che compi' la strage di 13 passeggeri a Fiumicino il 27 dicembre 1985 al banco dell'El Al e della Twa, sono bastati solo una ventina di anni di carcere dei trenta a cui era stato condannato, anni passati per lo piu'a farsi una cultura tra libri e dizionari, per riottenere la semiliberta', per poi camminare a piede libero, lavorare di giorno e ritornare a Rebibbia di notte, dal momento che i giudici hanno deliberato per un alleggerimento della pena. Avrebbero dovuto subito dargli l'ergastolo, invece gli diedero 30 anni ed ora gli hanno ridotto ulteriormente la pena fino alla completa scarcerazione che avverra' il prossimo anno. Con questa indulgente sentenza, che cosa si vuole dimostrare? Forse la capacita' di riabilitazione dei luoghi di detenzione secondo cui il colpevole puo' essere redento e rieducato o piuttosto l'incapacita' degli stessi giudici di giudicare i crimini secondo giustizia, e di infliggere una pena commisurata al crimine commesso?! O dimostrare piuttosto la mancanza d'indipendenza della magistratura dal potere politico, quello stesso potere politico che con il Lodo Moro, ha venduto l'incolumita' dei cittadini italiani ebrei ed israeliani ai terroristi e che sembra dai fatti tuttora ancora vigente. L'allora ammiraglio Fulvio Martini, capo del SISMI ed autore di un memoriale dal titolo, "Nome in codice: Ulisse" riferendosi all'attentato di Fiumicino del 1985 scrive che "qualcosa non funziono' nella gestione delle forze dell'ordine italiane e nonostante le informazioni ricevute da parte di un paese arabo amico con piu' di una settimana di anticipo, l'azione dei terroristi non fu fermata in tempo". Sembra essersi ripetuta indecentemente la stessa scena dell'attentato alla Sinagoga di Roma del 1982 quando i governanti sapevano che ci sarebbe stato un attentato e non fecero nulla, non avvertirono nemmeno i notabili della comunita' ebraica, anzi ritirarono le due volanti di polizia poste a protezione di quei luoghi. Al giudice Minosse, figura infernale che in Dante esprime la certezza della pena, basta solo ringhiare orribilmente e avvinghiare la sua coda intorno al corpo tante volte quante sono i cerchi a cui sono destinati i colpevoli che arrivano al suo cospetto, intimoriti e consapevoli di espiare con il castigo le loro colpe ed il suo giudizio e' inappellabile. Quella di Dante e' una giustizia divina, questa e' solo una giustizia umana, Khaled Mahmoud e con lui i protervi governanti italiani (da cui ci si aspetterebbe almeno un mea culpa) non hanno avuto nessun timore della pena, che per il primo e' stata blanda e a cui e' stata anche data la possibilita' di laurearsi come anche ad altri terroristi bombaroli, e per i secondi poi non c'e' stato nemmeno un redde rationem di fronte al banco degli imputati, sacri ed intoccabili come sono! Terra generosa l'Italia, molto piu' umana verso i rei che verso le vittime, un paese in cui si condonano gli assassini mentre si dimenticano gli assassinati ignorando la civilta' del diritto e il grande patrimonio di cultura che uomini illustri ci hanno lasciato in eredita' da Cesare Beccaria a Piero Calamandrei (quest'ultimo ricordiamo espresse una grande indignazione per la rimessa in liberta' del nazista Kesserling ). Infatti sulla prevenzione dei delitti non si fa ne'motto ne' azione e per la loro punizione si ricorre all'indulgenza e alle amnistie che altro non sono se non la mancanza di discernimento tra il bene e il male. Come se con la cancellazione della colpe si esorcizzassero anche i delitti. Ma l'iniquita' esiste e deve essere perseguita e punita con severita', anche se e' compito di una societa' civile prevenirla. Vanno prevenute e alleviate piuttosto le possibili sofferenze della collettivita' esposta al crimine e non le pene di chi commettendo il reato, puo' recidivo ricommetterlo. Il giudice saggio e' colui che sa che "tanto piu' giuste sono le pene quanto piu' sana e inviolabile e' la sicurezza."(Cesare Beccaria: "Dei Delitti e delle Pene") Il crimine di Khaled Mahmoud e' tanto piu'riprovevole perche' e'antisemita, avendo avuto per bersaglio passeggeri ebrei che si stavano imbarcando al banco dell'El- Al, le linee aeree israeliane e quella non e' stata la prima strage, ce ne fu un'altra sempre a Fiumicino nel 1973 quando un altro commando palestinese sparo' all'impazzata sui passeggeri. Chiunque e' in grado di notare la recidivita' del crimine ad opera di fanatici antisemiti, e tanto piu' lo dovrebbero fare i giudici e magari chiedersene il perche'. E cosi' l'Italia patria di Cesare Beccaria, pietra miliare del diritto e della giustizia sul tema dei delitti e delle pene, viene completamente misrappresentata dai giudici di Roma che hanno rimesso in liberta' un individuo pericoloso, un terrorista che e' responsabile della morte di 13 persone e del ferimento di un centinaio di feriti all'aereoporto di Fiumicino il 27 dicembre 1985, in un eccidio che colpi' simultaneamente anche l'aereoporto di Vienna nello stesso giorno e alla stessa ora. Ricordiamo ancora le immagini di quella carneficina con i passeggeri urlanti in preda al panico che cercavano riparo acquattandosi in basso mentre il sangue schizzava da tutte le parti. Non ci sono criteri di clemenza a cui rifarsi per poter capire la sentenza dei giudici. Per un crimine cosi' efferato come un reato di strage e per giunta dettato dall'odio razziale non ci puo' essere clemenza. Meditino i giudici che la severita' della pena e il bene pubblico sono direttamente proporzionali e che " il fine della pena non e' quello di tormentare ed affliggere un essere sensibile ma non e' altro che d'impedire il reo dal fare nuovi danni e di rimuovere gli altri dal farne uguali".( Cesare Beccaria cap. 12) Piera Prister Bracaglia Morante http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90