Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Iran e Siria vogliono l'atomica: l'allarme dell'Aiea intanto Teheran arresta un blogger, colpevole di volere la pace con Israele
Testata: Corriere della Sera Data: 20 novembre 2008 Pagina: 18 Autore: Paolo Salom - la redazione Titolo: «Nucleare in Iran e Siria L'Aiea lancia l'allarme - «Spia dei sionisti» Teheran arresta il blogger pacifista»
Il CORRIERE della SERA del 20 novembre 2008 pubblica a pagina 18 un articolo di Paolo Salom, intitolato " Nucleare in Iran e Siria L'Aiea lancia l'allarme". Ecco il testo:
«La Repubblica islamica non ha sospeso le sue attività, come richiesto dall'Onu: anzi, le ha incrementate» Un doppio rapporto. Confidenziale e diretto ai 35 Paesi che fanno parte del consiglio dell'Aiea, l'Agenzia dell'Onu per l'energia atomica. Doveva rimanere segreto almeno fino alla discussione in seno al board, il 27 e il 28 novembre prossimi. Ieri, tuttavia, le conclusioni sulle attività nucleari «segrete» di Iran e Siria firmate dal direttore generale Mohammed el Baradei sono filtrate e le agenzie ne hanno potuto dare ampi stralci. Corposo, e non poteva essere che così, il dossier su Teheran, accusata da anni di cercare di produrre la Bomba. Mentre il presidente Ahmadinejad lancia oscure minacce («La Repubblica islamica taglierà le mani a chi desidera il male» della nazione iraniana e a chi intende violare i diritti degli iraniani), l'Aiea conferma l'assenza di «progressi sostanziali » sulle «questioni rilevanti» relative al programma nucleare già sollevate più volte dagli ispettori nei mesi passati. El Baradei non è quindi ancora in grado di escludere la componente militare del programma nucleare di Teheran. «A causa della mancanza di cooperazione da parte dell'Iran in merito alle presunte ricerche e altre questioni cruciali di grande importanza l'Agenzia non è stata in grado di compiere progressi sostanziali», si legge nel rapporto. Più oltre il documento, consegnato anche al Consiglio di Sicurezza, sottolinea come l'Iran sia prossimo a completare l'installazione di quasi 6 mila centrifughe: «Contrariamente alla decisione del Consiglio di sicurezza, l'Iran non ha sospeso le sue attività», proseguendo con «l'installazione di centrifughe di nuova generazione ». Di queste circa 3.800 erano già operative il sette novembre scorso nell'impianto nucleare di Natanz, ha reso noto una fonte vicina all'Aiea. Considerato il fatto che l'Iran è riuscito a produrre due tonnellate di uranio arricchito dalla fine di agosto, gli esperti registrano «un sostanziale aumento rispetto all'ultimo rapporto ». Pessimismo anche sulle possibilità di dialogo: «Eravamo a un punto morto ma almeno prima riuscivamo a parlarci — ha confessato alla Reuters un funzionario dell'Onu —. Ora tutto è peggiorato. Non c'è nemmeno la parvenza di un dialogo, nessun progresso a proposito delle possibili implicazioni militari del loro programma». Non meno preoccupazioni desta la sponda siriana. L'Aiea ha confermato nel suo rapporto come Damasco stia perseguendo un suo programma nucleare. Ovviamente segreto. Gli ispettori, spiega el Baradei, hanno trovato nel sito di El Kibar (bombardato da aerei israeliani nel settembre 2007), tracce di materiale radioattivo. Il rapporto parla di «significative particelle di uranio », anche se ammette come siano necessarie ulteriori verifiche per attribuire a questa scoperta un significato preciso. Per esempio, ottenendo maggiori informazioni sul sito in costruzione al momento del blitz. «Benché non possiamo escludere che l'edificio in questione sia stato destinato a un impiego non nucleare (come dichiarato da Damasco, ndr), le caratteristiche dell'edificio — si legge nel rapporto — e il suo collegamento con impianti di pompaggio di acqua di raffreddamento sono simili a quelli che si possono trovare nel sito di un reattore». Per ora la Siria non ha consentito agli esperti dell'Aiea di avvicinarsi alle macerie di El Kibar.
Sempre da pagina 18 del CORRIERE, una breve intitolata "«Spia dei sionisti» Teheran arresta il blogger pacifista" sull'arresto di Hossein Derakhshan, colpevole di volere la pace Israele. Ecco il testo:
TEHERAN — Il blogger Hossein Derakhshan definito «il padre dei web-blog iraniani», è stato arrestato a Teheran dopo essersi recato in Israele, dove ha partecipato a una conferenza presso l'Università Ben Gurion sul tema «Riforme, opposizione e dispute in Medio Oriente». Fonti informate hanno detto che Derakhshan è accusato di spionaggio in favore dello Stato ebraico, di cui l'Iran non riconosce il diritto all'esistenza. A mettere nei guai Derakhshan sono state alcune sue dichiarazioni riportate dalla stampa israeliana. In particolare una in cui si impegnava a «mostrare gli aspetti umani di Israele agli iraniani, e far capire loro che Israele non è quello che la propaganda di Teheran vuole mostrare, cioè uno Stato assetato del sangue dei musulmani».
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