La fantasia delle leggende metropolitane islamiche non ha pari in tutto il mondo. Due anni fa raccontarono a tutto il mondo che l’America era stata scoperta dagli arabi settecento anni prima di Cristoforo Colombo, più recentemente hanno affermato che la Bayer sta estraendo un vaccino anti Aids dalle ali delle mosche e che ciò lo si dovrebbe a un hadith del Corano.
Infatti questo hadith contenuto in uno dei sei libri di cui è composto il Saih al bukhari narra di pretese virtù scientifiche del Profeta quando avrebbe detto, a proposito delle mosche che si posano sul cibo o nelle bevande, "in verità annegatele nel liquido e poi mangiatevele". Perché, questa sarebbe la prova, 2se su un’ala sono contenuti tutti i microbi, sull’altra ci sono le medicine per curarli."
L’esperto di Hamas, monitorato in una delle tv palestinesi da Memri, dice che in Germania qualcuno si sarebbe dato la pena di confutare questa tesi analizzando le ali delle mosche con il solo scopo di smentire Maometto, ai soliti fini di cospirazione anti islamica. Ma, e qui viene il più bello, lavorando sulle ali delle mosche ci si sarebbe invece accorti che quanto diceva l’hadith di al Bukhari sarebbe la verità: sulle ali delle mosche sono contenuti fortissimi antibiotici capaci di guarire ogni male aids compreso.
Di qui sarebbero iniziati gli studi sul vaccino.
Irriferibili i commenti che Memri ha raccolto sul suo sito quando gli spettatori hanno visto in arabo con sottotitoli in inglese i discorsi strologanti di Ahmad al Muzayn, sedicente esperto scientifico di Hamas.
Il più riferibile è questo: "così la prossima volta che mi ammalo dovrei mangiare le ali di una mosca? E come faccio a sapere dove sta l’ala con la cura? E poi potrei accompagnare questa pietanza bevendo anche l’urina di un cammello?"