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L'Espresso elogia le dittature 15/11/2008
Pubblichiamo una e-mail inviata a Gianni Perrelli dopo la nostra critica al suo pezzo sulla Siria uscito sull'Epresso.
Da: >
Data: 14 novembre 2008 18:54:32 GMT+01:00
Oggetto: per Gianni Perrelli

Il suo articolo pubblicato oggi illustra un paese, la Siria, che non può essere

quello reale. Lei parla di un paese idilliaco, dove sorgono alberghi a 5 stelle

in disprezzo della crisi mondiale, dove si aprono night club in disprezzo del

pensiero islamico più severo, e dove trovano rifugio i poveri capi palestinesi

costretti, cito il suo articolo, ad una personale "diaspora". Addirittura lei

finisce il suo articolo con queste parole: "Il nostro principale intento è 

quello di mostrare al mondo il nostro grado di civiltà, smentendo le 

distorsioni di tanti media occidentali".

Vede, signor Perrelli, io non so quale sia la sua personale conoscenza del

mondo medio orientale, ma lei non può non sapere, ad esempio, che

i palestinesi che vivono la loro "diaspora" sono i capi di organizzazioni

riconosciute terroristiche da America ed Unione Europea, e, soprattutto,

lei non avrebbe dovuto chiudere il suo pezzo con quelle parole senza

ricordare, ultimo misfatto in ordine di tempo, l'invasione di truppe 

siriane nel vicino Libano, come ampiamente riferito dalla stampa 

internazionale, solo poco tempo dopo aver dovuto ritirare i propri

soldati proprio da quel Libano nel quale erano da lungo tempo stanziati, 

nel disprezzo delle regole internazionali.


Saluti
Emanuel Segre Amar

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