CLICCA QUI per vedere il VIDEO Brigitte Gabriel: I palestinesi hanno distrutto tutti i paesi in cui sono andati 07/04/2025
Brigitte Gabriel: I palestinesi hanno distrutto tutti i paesi in cui sono andati Video a cura di Giorgio Pavoncello
Duro atto di accusa di Brigitte Gabriel, libanese, contro l'OLP e le organizzazioni terroristiche che gestiscono i profughi palestinesi. Ovunque siano andati, hanno distrutto i paesi ospiti, come un cancro che agisce in tutto il Medio Oriente.
Su Sderot piovono missili, ma la UE chiede a Israele di allentare la sicurezza la cronaca di Dimitri Buffa
Testata: L'Opinione Data: 15 novembre 2008 Pagina: 5 Autore: Dimitri Buffa Titolo: «SDEROT, PIOVONO I MISSILI MA LA UE CHIEDE A ISRAELE DI ALLENTARE LA SICUREZZA»
Su L'OPINIONE di oggi, 15/16/2008, la cronaca di Dimitri Buffa sul lancio dei missili da Gaza sulle città israeliane. L'opinione del commissario europeo è in puro stile dalemiano.
Dal giorno dell¹elezione di Obama, la tregua già fragile tra i terroristi di Hamas e lo stato di Israele sembra definitivamente essere saltata. Dal 4 novembre a oggi, infatti, sono stati sparati da Gaza sulla cittadina di confine di Sderot ben 70 razzi. he hanno colpito quello stesso territorio che da metà dello scorso giugno viveva una tregua apparente che esisteva solo nelle parole dei diplomatici. Solo ieri ben 10 razzi hanno colpito Sderot e quello che irrita è la contemporaneità di questo attacco con quello politico da parte dei paesi Ue che sempre ieri hanno chiesto a Israele di allentare le misure di sicurezza su Gaza. Nell¹attaco di ieri una donna è rimasta leggermente ferita ma la popolazione di confine ormai vive come gli ebrei in Polonia durante la seconda guerra mondiale: perennemente rifugiata negli scantinati. Basti pensare che i missili Qassam caduti su Sderot e Ashkelon, dall¹inizio della seconda Intifada a tutt¹oggi sono stati oltre diecimila. Oramai anche i termini guerriglia e terrorismo stanno stretti ad attacchi di vera e propria guerra di logoramento, chiaramente supervisionata da Siria e Iran. Israele ieri ha prontamente colpito alcune postazioni di guerriglieri a Gaza provocando due feriti a sua volta. Ma la "confrontation" armata, man mano che ci si avvicina alle elezioni politiche israeliane di febbraio, sembra destinata ad aumentare esponenzialmente. Cosa che rende particolarmente odiosi e paradossali gli ossessivi appelli europei a che lo stato ebraico allenti la sicurezza su Gaza, con il pretesto della mancanza di energia e di rifornimenti. Tramite l'Egitto, che ha condotto la mediazione per la tregua, Israele ha fatto sapere di non voler giungere ad una escalation ma di voler rispondere ad ogni provocazione. Si diceva dell¹Europa: la Commissione europea ieri invece di solidarizzare con Israele ha lanciato un forte appello al governo in carica a Gerusalemme affinchè apra subito i valichi di Gaza alle forniture di gasolio e all'assistenza umanitaria. "Sono profondamente preoccupata per le conseguenze in cui incorre la popolazione di Gaza per la totale chiusura dei valichi di Gaza alle forniture di gasolio e assistenza umanitaria di base²" ha affermato in una nota diffusa a Bruxelles il commissario europeo alle Relazioni Esterne, Benita Ferrero-Waldner , "pertanto invito Israele a riaprire i valichi ai flussi umanitari e commerciali, in particolare cibo e medicine". Il comunicato poi prosegue perentoriamente affermando che le "forniture di gasolio alla centrale elettrica di Gaza devono riprendere immediatamente". La Waldner molto solomonicamente sottolinea anche che le "norme internazionali prevedono l'accesso ai servizi essenziali come elettricità e acqua potabile alla popolazione civile" e a proposito delle recenti violazioni da parte di Hamas della tregua concordata in giugno se la cava con il solito auspicio all¹europea: "non devono portare a un nuovo ciclo di violenze, per questo invito tutte le parti alla moderazione". Tradotto in linguaggio "non ipocritese" la cosa si traduce così: " cari israeliani prendetevi i razzi e non reagite in maniera sporporzionata".
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