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L'omissione volontaria di Sergio Romano 30/10/2008
Una lettera a Sergio Romano, sull'articolo che si può leggere a questo link

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=110&id=26401

Credo che fosse evidente il riferimento del lettore Paolo Melucci alla
presenza degli addetti militari di Italia e Germania in occasione della
parata militare di Teheran. E lei ha correttamente raccolto questo
riferimento.
Ma la sua correttezza si limita qui.
Lei scrive infatti, a chiusura della sua risposta: L'Iran, a differenza di
altri Paesi, non ha ancora invaso nessuno.
Ora quindi le spiego il significato delle mia parole, che qui ripeto: la sua
correttezza si limita all'aver raccolto il riferimento all'Iran.
Lei intende forse considerare l'Iran un paese degno nello scacchiere
internazionale? Non ha sentito le parole pronunciate, a più riprese, dal suo
presidente, tra le altre cose anche negazionista? Che cosa significa il
parallelismo da lei fatto con la presenza degli addetti militari occidentali
alle parate nella Piazza Rossa. In quelle parate non si minacciavano
apertamente, con parole pronunciate dal segretario dell'URSS, distruzioni di
altri stati.
E quindi scorrette sono le sue parole anche per aver lei volutamente omesso
di ricordare che cosa è avvenuto in quella parata militare, dove, per
l'ennesima volta, è stata minacciata la distruzione di Israele, paese
internazionalmente riconosciuto.
Forse oggi questa distruzione è anche nei suoi desideri, e lei è liberissimo
di avere eventualmente questo pensiero. Ma nel momento nel quale lei scrive
su un quotidiano di informazioni, se lei nasconde i fatti, tradisce i
lettori del giornale che la ospita.
Ecco spiegate le ragioni dell'uso da parte mia della parola "scorretto".
Emanuel Segre Amar

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