Credo che fosse evidente il riferimento del lettore Paolo Melucci alla presenza degli addetti militari di Italia e Germania in occasione della parata militare di Teheran. E lei ha correttamente raccolto questo riferimento. Ma la sua correttezza si limita qui. Lei scrive infatti, a chiusura della sua risposta: L'Iran, a differenza di altri Paesi, non ha ancora invaso nessuno. Ora quindi le spiego il significato delle mia parole, che qui ripeto: la sua correttezza si limita all'aver raccolto il riferimento all'Iran. Lei intende forse considerare l'Iran un paese degno nello scacchiere internazionale? Non ha sentito le parole pronunciate, a più riprese, dal suo presidente, tra le altre cose anche negazionista? Che cosa significa il parallelismo da lei fatto con la presenza degli addetti militari occidentali alle parate nella Piazza Rossa. In quelle parate non si minacciavano apertamente, con parole pronunciate dal segretario dell'URSS, distruzioni di altri stati. E quindi scorrette sono le sue parole anche per aver lei volutamente omesso di ricordare che cosa è avvenuto in quella parata militare, dove, per l'ennesima volta, è stata minacciata la distruzione di Israele, paese internazionalmente riconosciuto. Forse oggi questa distruzione è anche nei suoi desideri, e lei è liberissimo di avere eventualmente questo pensiero. Ma nel momento nel quale lei scrive su un quotidiano di informazioni, se lei nasconde i fatti, tradisce i lettori del giornale che la ospita. Ecco spiegate le ragioni dell'uso da parte mia della parola "scorretto". Emanuel Segre Amar