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L'esercito israeliano protegge i palestinesi 30/10/2008
Un servizio televisivo, credo del canale 1 israeliano, ha mostrato due o tre giorni fa un servizio su un argomento che non verra' mai divulgato in Italia su nessun grande giornale o sito web. Alcuni reparti del corpo Ghivati (fanteria) dell' esercito israeliano proteggono contadini arabi della cisgiordania, comunemente e politically-corretto chiamati "palestinesi", durante la raccolta delle olive d' autunno, da eventuali provocazioni o reazioni di vicini ebrei abitanti in insediamenti limitrofi. E' ovvio che tali "provocazioni" possono accadere come reazione a qualche attacco terroristico, come successe qualche tempo fa in occasione dell' accoltellamento di un bimbo ebreo, oppure esse sono il risultato del fanatismo di alcuni ebrei, ma rimane il fatto che gli arabi intervistati dalle telecamere dicevano che erano molto contenti della presenza dell' esercito israeliano nelle vicinanze. Hanno detto, testuali parole "i soldati israeliani ci proteggono, siamo contenti che siano qui".
Nel blog di Carla Reschia o in quello di Francesca Paci, su La Stampa on line, vengono sempre pubblicate notiziole tendenziose e assolutamente non in linea con la vera realta' della regione, ma che hanno la caratteristica di mostrare Israele come il cattivo di ogni situazione. Una notizia veramente non in linea con le solite "notizie" date sull' argomentio in Italia avrebbe interessato un giornalista che si occupa generalmente di notizie peculiari, ma come sempre accade in Italia, anche in questo caso, se non serve a parlar male di Israele, la notizia non c'e'.
In un' altro caso recente la giornalista Carla Reschia ha scritto di una coppia di "poveri" amanti arabi costretti a vivere dalle due parti della barriera di separazione, ovviamente per biasimare Israele. Che tale barriera abbia salvato le vite di migliaia di ebrei, a lei non interressava. Sentite invece la seguente notizia : pochi giorni fa una donna araba e' scappata dal marito che stava in Cisgiordania, per tornare a stare dai suoi genitori, arabi israeliani di Tyra. Il marito e' arrivato a Tyra e l' ha assassinata. La polizia israeliana lo sta cercando e valuta che grazie alla barriera potra' impedirgli di scappare in Cisgiordania per essere catturato e processato per il reato di assassinio premeditato. Credete che questa notizia interessi al giornale la Stampa di Torino e alla detta giornalista ? NOOOOOO, se non serve a diffamare Israele, la notizia non c'e' in Italia. Alla radio israeliana hanno detto ieri che "i protocolli dei savi di Sion" sono un best seller nei paesi islamici. Credete che questo interessi ai soliti giornali che conosciamo ? (Non sto parlando ne' del Foglio ne' del Giornale o del Corriere, ma perche' io che sto a sinistra mi trovo daccordo solo con giornali italiani di "destra" ? ).
lettera firmata

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