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El Alamein e il muftì 27/10/2008

Non capisco bene cosa abbia a che vedere la durissima terza battaglia di El Alamain con il gran Muftì di Gerusalemme.

Dite che se,(dico se),Hitler avesse vinto,per gli Ebrei in palestina sarebbe stata la fine.

 A parte il fatto che Hitler non ha mai avuto nessuna chance di vincere,mi sembra un'ovvietà qualla che dite.

La maggioranza degli storici che si sono occupati di questi fatti sostengono che l'allenza del Gran Muftì era non ideologica ma tattica,in chiave anti/inglese e anti/ebraica.

Si sarebbero dunque alleati con chiunque fosse contro l'inghilterra.

Che poi il Gran Muftì vedesse come una minaccia l'aumento dell'immigrazione ebraica mi sembra un'altra ovvietà.

Mi sembra il Presidente cada in errore quando dice che la sconfitta dell'asse è iniziata in Africa del Nord.

Secondo molti è iniziata nell'autunno/inverno 1941 alle porte di Mosca,dove si fronteggiavano milioni di uomini,non 150 mila come in Africa.

I numeri sono numeri e spiegano bene la natura e la tragicità della guerra a Est.

basta dividere le stime del  numero di caduti russi per i giorni di guerra per capire come stavano le cose.

La guerra a Est è relativamente poco conosciuta per una serie di motivi.

1) possibilità solo recente di accesso agli archivi ex-sovietici

2) quastioni ideologiche collegate alla guerra fredda,per cui i morti sovietici non erano proprio uguali agli altri.

A me sembra la seconda motivazione abbastanza ridicola per il semplice motivo che i contadini russi non combattevano per Stalin ma per la terra.

Dimenticavo: non credo che chi sostiene quantomeno l'irrilevanza pratica delle alleanze del Gran Muftì possa essere considerato un "odiatore di Israele" 

Dato che il 90% degli storici sostiene l'alleanza tattica,significa che il 90% odia Israele?

Sinceramente il vostro commento a me sembra,oltre che ridicolo,un po' frettoloso.
lettera firmata

Nel nostro commento si sotiene che gli odiatori di Israele negano " la corresponsabilità del mondo arabo-palestinese durante la seconda guerra" mondiale. Che la corresponsabilità sia frutto di un alleanza tattica o di un adesione ideologica non ne cambia il significato morale. Comunque, il 90% degli storici da lei citato ci sembra una nozione alquanto vaga. Un grande islamista come Bernard Lewis documenta la consonanza ideologica tra antisemitismo arabo, compreso quello palestinese, e nazismo.
L'irrilevanza pratica come viene stabilita ? Se lei si riferisce al fatto che i nazisti hanno comunque perso la guerra, fa un'osservazione ovvia, ma a posteriori.
Però, il muftì è riuscito a determinare  la limitazione dell'emigrazione ebraica in Palestina durante la persecuzione nazista, e da parte sua ha fatto uccidere tutti gli ebrei che poteva.
Una certa "rilevanza pratica", almeno per le vittime, va dunque riconosciuta alla sua azione.
Cordiali saluti

redazione IC


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