Seguo con sopresa ed apprensione, da sempre e come cittadino democratico (e non religioso), le "preoccupazioni" per la possibilie dichiarazioni di beato ed eventualmente santo che il vaticano potrebbe fare del papa pacelli.
E perchč mai? Forse essere santo, o beato, sono titoli di valore universale? Sono infiniti i personaggi questionabili in quella interminabile lista di membri del club-vip del cattolicesimo.
Questa visione "religiosa" di una realtį che č solo politica confonde le acque. con pacelli o senza di lui, nulla cambierą nella memoria vaticana e la sua posizione storica contro i "perfidi ebrei" e la tardiva, strumentale e insufficiente richiesta di "perdono" fatta dal papa anteriore.
Sarį per il valore della diplomazia, l'equilibrio dello scenario internazionale, ecc., ecc, ma l'opinione pubblica finisce per scegliere -e capire- da sč.
lettera firmata