Gli arabi di Tsahal che combattono accanto agli ebrei una realtà di integrazione, ben lontana da certe "spiegazioni" faziose degli scontri ad Acco
Testata: Il Foglio Data: 15 ottobre 2008 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «I quattro nuovi Ippocrate di Tsahal»
Dal FOGLIO del 15 ottobre 2008:
Roma. Resta alta la tensione a San Giovanni d’Acri, nel nord di Israele, dopo gli scontri tra ebrei ed arabi scoppiati durante lo Yom Kippur, la festa ebraica del grande perdono e fra quelli più seri registrati finora da molti anni a questa parte. Nella storica città di San Giovanni d’Acri, Israele ha dispiegato oltre 700 agenti e il Fronte popolare per la liberazione della Palestina minaccia di assassinare membri del governo israeliano. Le violenze sono state anche l’ennesima occasione, da parte della stampa occidentale, per dipingere la minoranza araboisraeliana come oppressa e perseguitata. C’è stato un significativo aumento nei primi nove mesi del 2008 del numero di arabi israeliani che si sono arruolati nelle Forze di Difesa. La legge israeliana esonera dal servizio militare i cittadini arabi non-drusi, tuttavia un gran numero di loro si arruola su base volontaria. Uno di loro, Majdi Halabi, è ancora “missing in action”, ma il suo caso ha ricevuto meno eco sulla stampa di Gilad Shalit. In questi giorni l’esercito israeliano è stato protagonista di un incredibile patto interreligioso sancito da quattro giovani medici israeliani. “Chi salva una vita, salva il mondo intero” è il loro slogan, ripreso da un celebre passo della Mishna ebraica. Moti, Muhmad, Hisham e Rashel hanno deciso di adempiere ai comandamenti di Maimonide arruolandosi come volontari nelle unità paramediche di Tsahal. Sono quattro dei ventisei nuovi cadetti: Moti è un ebreo ortodosso di Ashkelon, Muhmad Chogierat è un musulmano beduino del villaggio di Bir el Maksur, Hisham Abu-Salach è un druso del villaggio di Beit Jann e Rashel Hazbani è una cristiana di Haifa. I primi tre condividono persino la stessa stanza all’accademia. I quattro spiegano che il fatto di provenire da ambienti religiosi diversi non ha mai costituito un problema. “Il cameratismo e l’amore per la medicina sono fattori determinanti per noi”. Il druso e la cristiana maronita sono fratelli nonostante Israele durante la guerra del Libano, nel 1982, avesse sostenuto i cristiani maroniti contro i drusi di Walid Jumblatt. La cristiana Rashel dice di essere “orgogliosa” di servire l’esercito d’Israele (suo nonno era il maggiore libanese Saad Hadad). “Mi sono innamorato dell’idea di essere un paramedico e un ufficiale” spiega Hisham, uno dei 60 mila arabi drusi che risiedono nel territorio israeliano, fra i villaggi del Carmel e della Galilea e i 17 mila nel Golan di cui la maggiore cittadina è la splendida e pietrosa Madjal Shams. La propria dottrina Hisham la riassume così: “Se sei disposto a dare agli altri, perché non farlo tutto il tempo?”. “Essere un soldato è un dovere, essere un ufficiale è un privilegio” commenta Moti, che aveva iniziato questa professione come volontario nella Magen David Adom, la croce rossa israeliana. Mahmoud si appresta a diventare il primo ufficiale medico beduino. “Non ho parole per descrivere quanto sia meraviglioso”. Punto di riferimento degli arabi beduini che si arruolano è l’ufficiale Monir Alkarinawi, il primo beduino che presta servizio in qualità di avvocato. Responsabile dei visti di entrata e di uscita presentati dai palestinesi a Gaza, Alkarinawi dice di levarsi “tanto di berretto davanti a ciascun beduino che voglia arruolarsi nell’esercito israeliano. Sia chiaro, ho intenzione di andare avanti quanto più possibile, diventare persino Capo di stato Maggiore”. Kamal Mansour, consulente druso degli ultimi quattro presidenti israeliani, ricorda come nel 1945 il suo piccolo villaggio di Daliat ospitò i sionisti che avevano ordito la liberazione dal campo inglese di Atlit. “Ero un ragazzino e a quegli ebrei, molti dei quali sopravvissuti all’Olocausto, offrimmo cibo e riparo. La relazione fra ebrei e drusi risale a prima della fondazione dello stato d’Israele”
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