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Su Papa Pacelli 12/10/2008
 Vi invio in copia la mail che ho inviato al Corriere della Sera all' attenzione del direttore Paolo Mieli

 

Egregio direttore

 

 

 

ho letto la sua intervista sull' Osservatore Romano sul  comportamento di Pio XII a proposito delle   LEGGI  RAZZIALI  e della SHOAH e non dubito che in tanti saranno d' accordo con lei e altrettanti avranno serie obiezioni da porre.

 

 

 

Credo che sull'argomento sia stato detto tutto e il contrario di tutto senza
raggiungere una conclusione definitiva e condivisa che credo tarderà a venire.

 

 

 

Trattandosi di opinioni penso siano tutte legittime ma alcuni fatti restano incontrovertibili e su tale tema vorrei portare alla discussione il mio contributo con alcune considerazioni:

 

 

 

1)      In Italia le leggi razziali furono promulgate nel novembre 1938 e dopo
pochi mesi (marzo 1939) Eugenio Pacelli fu eletto papa e in tale veste mai
si espresse contro di esse ma anzi :

 

 

 

2)      Dopo la caduta del fascismo (25 luglio 43) il Vaticano, attraverso il
suo rappresentante presso il governo italiano Padre Tacchi Venturi,si
adoperò perchè  esse fossero  almeno in parte mantenute.

 

 

 

3)      Durante la guerra PIO XII non condannò la feroce politica antisemita di
mons. Tiso dittatore della Slovacchia ma anzi cercò di salvarlo dalla pena
di morte a guerra finita.

 

            Lo stesso comportamento tenne nei confronti del dittatore croato Ante Pavelich.

 

 

 

4)      Due altri capi di stato dell' Europa occupata tennero un comportamento diverso:

 

            Re Cristiano di Danimarca e il presidente Peschev in Bulgaria  si opposero alle

 

            imposizioni naziste contro gli ebrei. e nessun ebreo danese o bulgaro  fu deportato .

 

 

 

5)      Dopo la guerra il Vaticano operò attivamente per favorire la fuga in sud
America dei criminali nazisti, fornendo documenti, denaro e asilo nei
conventi.

 

            Pio XII non poteva non esserne al corrente.

 

 

 

6)      Nel 1948 PIO XII scomunicò i comunisti ma mai scomunicò fascisti e
nazisti che pur si erano macchiati di persecuzioni e stermini.

 


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A margine vorrei far notare che tutti i protagonisti della nascita del
Cristianesimo (Giuseppe, Maria, i 12 Apostoli, san Paolo) erano di origine ebraica e in quanto tali erano da considerarsi di razza inferiore a norma delle leggi razziali.

 

      Tali leggi  avrebbero quindi dovuto essere denunciate come violazione del

 

      Concordato che considerava il cattolicesimo come religione di stato.

 

      Ma ciò non avvenne.

 

 

 

Cordiali saluti

 

Lello Dell'ariccia


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