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Vi invio in copia la mail che ho inviato al Corriere della Sera all' attenzione del direttore Paolo Mieli
Egregio direttore
ho letto la sua intervista sull' Osservatore Romano sul comportamento di Pio XII a proposito delle LEGGI RAZZIALI e della SHOAH e non dubito che in tanti saranno d' accordo con lei e altrettanti avranno serie obiezioni da porre.
Credo che sull'argomento sia stato detto tutto e il contrario di tutto senza
Trattandosi di opinioni penso siano tutte legittime ma alcuni fatti restano incontrovertibili e su tale tema vorrei portare alla discussione il mio contributo con alcune considerazioni:
1) In Italia le leggi razziali furono promulgate nel novembre 1938 e dopo
2) Dopo la caduta del fascismo (25 luglio 43) il Vaticano, attraverso il
3) Durante la guerra PIO XII non condannò la feroce politica antisemita di Lo stesso comportamento tenne nei confronti del dittatore croato Ante Pavelich.
4) Due altri capi di stato dell' Europa occupata tennero un comportamento diverso:
Re Cristiano di Danimarca e il presidente Peschev in Bulgaria si opposero alle
imposizioni naziste contro gli ebrei. e nessun ebreo danese o bulgaro fu deportato .
5) Dopo la guerra il Vaticano operò attivamente per favorire la fuga in sud Pio XII non poteva non esserne al corrente.
6) Nel 1948 PIO XII scomunicò i comunisti ma mai scomunicò fascisti e Tali leggi avrebbero quindi dovuto essere denunciate come violazione del
Concordato che considerava il cattolicesimo come religione di stato.
Ma ciò non avvenne.
Cordiali saluti
Lello Dell'ariccia |
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