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Sergio Romano cerca di "capire" Ahmadinejad per giustificare 10/10/2008
Gentile Sig. Romano,
mi sa che Lei cerchi di capire per giustificare, piú che per poter approfondire. È questo un errore che purtroppo molto spesso viene preso alla leggera dai critici, giornalisti e tutti coloro che in qualche modo hanno la facoltá/potere di informare il pubblico.
Punto primo: Ahmadinejad si è formato nell´ala militare di una rivoluzione di stile islamico-radicale, che ha fatto del motto “morte agli USA e ad Israele-praticamente morte all´occidente liberale” lo slogan del fondamentalismo islamico, che prima di tale rivoluzione era praticamente sconosciuto. Il compito della Guardia Rivoluzionaria era allora – ed è - quello di assicurare che le purghe istituite dall´ Imam Khomeini venissero applicate efficacemente. Di certo gli scagnozzi che la compongono non si limitavano ad attaccare manifesti o a sorvegliare palazzi fermentanti di odio. Centinaia di migliaia di dissidenti (il numero cresce di decine di migliaia annualmente, allo stato attuale) sparsi nei paesi occidentali non sono solo il frutto della disapprovazione nei confronti del regime teocratico di Teheran; essi sono pure la conseguenza del clima di terrore esistente in Iran da 29 anni a questa parte. Per quanto riguardano infine le ambizioni di questo “personaggio”: beh, mi sa che l´ idea di conquistare il Mondo non sia poi cosí originale; ci hanno provato in almeno in 5 o 6 finora ed è stata l´intera Umanitá a soffrirne le conseguenze.
Punto secondo: Lei asserisce di non poter considerare stupida, ignorante e faziosa la “platea” che si è spellata le mani al termine del comizio di Ahmadinejad. Suvvia Sig. Romano, dimostri di avere un po´ di carattere e di essere all´ altezza degli anni che porta.
Punto terzo: la “questione palestinese”. Va da sé che sotto sotto sembra che alle frustrate popolazioni musulmane la causa in questione non interessi poi molto. Gli incitamenti ai quali i vari dittatori-di-paesi-musulmani-frustrati-e-rabbiosi ricorrono, sono unicamente di natura antisemitica, altro che politica. Prego Sig. Romano, vada pure a dare un´ occhiatina al sistema con il quale questi rabbiosi-e-frustrati-musulmani vengono indottrinati. Vada pure a spiegare loro che i “protocolli dei savi di sion” (nella –diciamo cosí- secolare Turchia è uno dei libri piú tradotti e pubblicati) è una delle piú effimere menzogne mai esistite, vada pure a convincerli che Hitler non è un profeta, vada a vedere la telenovela a puntate “gli Ebrei a caccia di giovincelli da sacrificare per il Seder di Pesach”, continuamente in onda sulle emittenti televisive siriane, libanesi, pakistane, iraniane etc. etc. e poi mi dica che ne pensa di ció. Ahmadinejad si erge a paladino della piú disgustosa forma di antisemitismo in questo senso e mi sorprende che Lei si limiti a censurarlo moralmente. E mi rammarica il fatto che in questo povero Mondo ci siano cosí tanti ignoranti-stupidi-faziosi personaggi, che affascinati dalla demagogia di questo mostro novello non esitano ad esprimergli la piú profonda simpatia ed ammirazione.
Le sembra allora sensato continuare ad ostinarsi a dare una spiegazione al fine di giustificare tutto ció?
 
Paolo Scanferla – Ein Harod Meuchad - Israele

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