Una lettera inviata a Umberto De Giovannangeli:
Lei ha pubblicato oggi 5 ottobre 2008 un'intervista al primo ministro palestinese di Ramallah.
Ogni grande giornalista si dimostra tale perché cerca di approfondire i
concetti che gli vengono espressi dagli interlocutori, mettendoli anche in
difficoltà, se del caso. Senza questa azione il giornalista non si dimostra
altro che un semplice propagandista delle parole che egli si limita a
divulgare ai propri lettori.
Nel caso specifico dell'intervista di oggi, senza entrare nel merito di tutti gli
argomenti toccati, lei riferisce il concetto fondamentale per il primo ministro
palestinese del nuovo stato palestinese che deve essere "compatto
territorialmente".
Credo che sarebbe stato doveroso, da parte sua, approfondire questo
concetto. Infatti il principio fisico dell'impenetrabilità dei corpi rende
tecnicamente impossibile questa richiesta, a meno che i palestinesi
vogliano o dividere in due il territorio storico di Israele, o semplicemente
conquistarne una grandissima fetta (forse fino al mar Rosso - non ne vedo
alternativa).
Come mai lei non ha ritenuto di approfondire almeno questo punto?
Non é sempre interessante cercare di mettere in difficoltà l'interlocutore?