Ad un pelo dalla verità ! sulla strage di Bologna: il commento di Piera Prister
Testata: Informazione Corretta Data: 06 ottobre 2008 Pagina: 1 Autore: Piera Prister Titolo: «Ad un pelo dalla verità !»
Sulla strage di Bologna: ad un pelo dalla Verita' E no, ora che siamo ad un pelo dalla Verita' non possiamo aspettare un altro anno, un altro anniversario della Strage di Bologna, un altro scacco. Dobbiamo tutti praticare la Democrazia finche' e' viva e mantenerla in vita facendo uso della lingua e della penna , ora che abbiamo anche Internet a servizio della sovranita' popolare, fino a che non sara' troppo tardi. Anche noi abbiamo creduto a quella calunniosa macchinazione della strage fascista e ci siamo cascati! E' una questione d'onore e la nostra coscienza si ribella, dobbiamo scavare piu' a fondo tra le rovine di quel crimine che assassino' 85 vittime nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna, il 2 agosto 1980 e dobbiamo riesumarla tutta, la verita', quella verita' liquidata in fretta, insabbiata, occultata e seppellita, su quella strage di cui si era scaricata vilmente e comodamente la responsabilita' sui neofascisti, che sono stati otremodo criminalizzati dai media, denominata come strage nera mentre invece era una strage rossa e palestinese, nella rossa Bologna. L'avevano persino sfacciatamente inciso nella lapide alla stazione: "Strage fascista", falso, niente di piu' falso! Tanto piu' falso suona perche' non ci sono altre lapidi che ricordino equamente le stragi notoriamente palestinesi, che invece sono cadute nel dimenticatoio proprio perche' senza scrittura. E no, noi non ci prestiamo a questo raggiro e a questa circonvenzione di verita'. I grandi manipolatori con insidia, hanno nascosto le loro colpe dietro quella fretta con cui hanno voluto far scendere il sipario sul palcoscenico della strage, come su altre stragi tutte collegate. E tanto piu' non ci arrenderemo perche' i governi italiani scendendo a patti con i terroristi palestinesi hanno per la seconda volta svenduto l'incolumita' degli Italiani di origine ebraica, l'eterno capro espiatorio, la prima volta ai nazisti con le Leggi Razziali e la seconda volta ai terroristi armati palestinesi, con l'accordo-Moro. Si spiega cosi' tutta la propaganda di copertura e di depistaggio dei media e si spiega inoltre come la disinformazione e l'odio contro Israele sia culminato nella strage alla Sinagoga di Roma del 1982, meno di due anni dopo la strage di Bologna, strage anch'essa rossa, perche' rossi furono i suoi fiancheggiatori, dato che il corteo della Cgil aveva deposto proprio di fronte alla Sinagoga, qualche tempo prima, una bara premonitrice, lugubre presagio di quello che sarebbe accaduto poi. E in aggiunta, la mattina della strage alla Sinagoga di Roma, "le volanti della polizia erano state istruite ad andarsene", secondo quello che proprio oggi veniamo a sapere dalla lettura dell'intervista su Yediot Aharonot di Menachem Gantz al senatore Francesco Cossiga, riportata su Informazione Corretta. Vergogna! In quel periodo si rinfocolava l'antisemitismo e si riattizzava l'odio fra rossi e neri, e si continua ancora con l'attivazione propagandistica di quella famosa strategia della tensione, gestita dal potere, una strategia di comodo che ha portato anche a tante morti di giovani italiani che si sono aggrediti e percossi a sangue, accoltellati e ammazzati perche' furono messi gli uni contro gli altri persino dai loro stessi Padri e per colpa di coloro che gestivano machiavellicamente il potere. Hanno impedito al paese un equo dibattito sui quei fatti criminosi, sabotando ed indebolendo la democrazia che ha retto solo grazie ai cittadini che hanno resistito all'oltraggio della verita': pochi giornalisi, bloggers e i giudici ribelli... Dobbiamo disseppelirla tutta quella verita' insabbiata e cinicamente occultata, perche' vogliamo sapere come veramente sono andate le cose, per una battaglia civile di verita': e' un nostro diritto, e' un diritto degli Italiani di conoscerla finalmente ora che siamo cosi' vicini, ad un passo. Per decenni, con un accanimento propagandistico, la partitocrazia al potere e l'informazione deviata ed asservita al potere politico dei telegiornali di stato, Tg1, Tg2 e Tg3, proprio in barba al pluralismo delle fonti d'informazione, ci hanno gabbati e ci hanno imbevuti d'odio verso la destra, a livello di rigetto come un riflesso condizionato, hanno rimestato a tamburo battente, in un furioso crescendo, la contrapposizione tra le due ideologie del Fascismo e del Comunismo, con la strategia della tensione degli opposti estremismi, secondo cui i neofascisti qualsiasi cosa facessero erano cattivi e i comunisti qualsiasi cosa facessero erano buoni. Questo per seminare la paura tra gli Italiani mentre il nostro piu' grande nemico era il Terrorismo Palestinese in combutta con le Brigate Rosse, foraggiato e sostenuto dall'Unione Sovietica che era ultrapresente e che ancora lo e', sotto mentite spoglie, in Europa e soprattutto in Italia attraverso la rete di spionaggio prima del Kgb ed ora del Fsb. Ma qualcosa nell'accordo tra il governo italiano e i terroristi palestinesi non funziono', e l'Italia, terra di nessuno, e' stato il palcoscenico di stragi a cui il governo ha offerto la copertura dando loro licenza di uccidere. Si e' detto che i governi italiani hanno ceduto ed sono capitolati sia a destra, quando hanno rimesso in liberta' i nazisti, da Kesserling a Priebke, (quest'ultimo sotto il governo di sinistra Prodi- D'Alema), e sia a sinistra con l'accordo con i terroristi palestinesi che hanno seminato stragi in Italia e in Europa, come si legge nei verbali della Commissione Mitrokhin che chiamo' a testimoniare testi importanti, come il colonnello Umberto Bonaventura, morto di una strana morte naturale, la sera prima dell'audizione. Una ragione di piu' per dire che la Commissione Mitrokhin stava sulle buone tracce e tuttora funziona anche se non e' piu' operativa, caspita c'e' gente influente che la teme sia a livello nazionale che internazionale! E' una commissione di indagine pluralista, degna della migliore tradizione illuministica italiana che onora l'Italia. La verita' sta facendo il suo corso, sta andando avanti e dobbiamo chiedere, tutti noi in coro, di riaprire il processo sulla strage di Bologna e di continuare con la commissione interparlamentare investigativa per appurare la verita', tanto piu' che testimoni importanti della Commissione Mitrokhin sono stati eliminati, altri sono stati minacciati di morte, lo stesso senatore Cossiga sta parlando a rischio della sua stessa vita, lui stesso ha detto che ci " tiene alla sua pellaccia" perche'la verita', se emergesse tutta sarebbe molto scottante. E' segno questo che la Commissione Mitrokhin era sulla strada giusta. Basta con le menzogne, dobbiamo smascherarli e spubblicarli i grandi fraudolenti che ordivano trame internazionali eversive sopra le nostre teste, che defraudano i cittadini del diritto di conoscere la verita' sulla strage di Bologna e su tutte le altre stragi ad essa collegate, rinfocolando scontri tra rossi e neri, assai lontani da una sana politica pragmatica di pacificazione del Paese. E questa maledetta storia non e' ancora finita, non riguarda solo il passato, prosegue ed e' tuttora attuale e minacciosa; ci riguarda e come, perche' in Italia tutta quella eversione del brigatismo rosso e del terrorismo islamico erano sostenuti ed armati da potenze straniere che miravano ad estendere il loro imperialismo fino al Mediterraneo, ( esistente gia' ai tempi di Cavour che l'ostacolo' mandando l'esercito piemontese a combattere in Crimea contro i Russi presso il fiume Cernaia nel 1855), e di nuovo ci risiamo con rinati sogni imperalistici: dobbiamo andare a cercare oltre che a casa nostra, proprio li' la verita', scritta pazientemente nei resoconti dei dissidenti ed intellettuali russi, tutti fuoriusciti, che sono al corrente di quello che stava accadendo in Italia, alcuni ammazzati a colpi d'arma da fuoco o di polonio 120, perche' sapevano troppo... Piera Prister Bracaglia Morante
Errata corridge: nel mio precedente articolo " Rendere pubblico il dossier Mastelloni" la data dell'intervista di Cazzullo al senatore Cossiga sul Corriere e' del 13 luglio 2008 e non del 14 agosto 2008. Chiedo scusa ai lettori. Piera Prister http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90