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Sul reportage di Umberto De Giovannangeli pubblicato da L'UNITA' del 1 ottobre 2008
( vedi questo link: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=13&sez=120&id=26055 ), riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Caro U.D.G., ci siamo conosciuti molti anni fa ad un Congresso di Italia Israele ( all'epoca ne ero presidente) a Milano. Era presente e ospite d'onore Indro Montanelli.
Sono passati molti anni, ci sono stati molti morti, io vivo in Israele da 14 anni pero' voi giornalisti di sinistra ancora non avete imparato che "Erez Israel" non significa, come e' nel vostro intento far credere "Grande Israele" bensi' TERRA DI ISRAELE!
Allora dimmi per quale motivo sostenere l'esistenza di Erez israele, cioe' della Terra di Israele, cioe' di Israele, debba essere considerato "fanatismo oltranzista", come tu scrivi nel tuo ultimo articolo "Israele, sul bus della morte" L'Unità, 01 ottobre 2008.
Desiderare che Israele resti Israele e non diventi talmente minuscolo da poter essere scaraventato in mare come da promessa palestinese, e' oltranzismo? Credo proprio di no e se Israele fosse costretta a restituire Territori conquistati in guerre di attacco vinte stravinte, dovrebbe farlo tutto il mondo con un enorme confusione di confini veri o supposti, giusti o sbagliati.
Concludo dandoti una piccolissima lezione di ebraico, nella speranza sia finalmente colta per non dare piu' ai vostri lettori informazioni taroccate.
Erez Israel: Terra di Israele
Erez Israel haShlema' = Grande Israele ( letteralmente: Terra di Israele TUTTA).
Non voglio entrare nel merito politico di chi ha ragione ma la storia insegna che gli israeliani che hanno fatto il grande salto, cioe' si sono messi dalla parte dei palestinesi, sono inevitabilmente anche dalla parte del terrorismo contro il loro stesso popolo, quindi io non li definirei "coraggiosi", tutt'altro.
Non trovo giusto che i settlers vengano descritti come banditi poiche' tali non sono. Dividiamo anche quel mondo e diciamo, piu' correttamente di quanto tu non faccia, che all'interno di quella societa' israeliana sempre minacciata fisicamente da veri e propri banditi palestinesi, esistono tante brave persone ( lo ammette anche il prof.Sternhell), la maggioranza, all'interno delle quali si trovano anche alcuni fanatici.
Succede in ogni societa' di confine e te lo dice chi e' vissuta in Alto Adige dove per anni l'odio tra le popolazioni e' stato fortissimo e a Trieste dove la contrapposizione italiani-sloveni e' da sempre un problema.
Al tuo elenco di "buoni israeliani" amici dei palestinesi manca qualcuno.
Sono gli israeliani cattivi? Sono forse i genitori di Kobi Mandel, 13 anni e fatto a pezzi, col un suo amichetto Yossi di 12 anni, dai bravi palestinesi dei territori contesi, precisamente a Tekoa?
La mamma di Kobi non fa parte dei genitori amici dei palestinesi, lei e' rimasta amica del suo popolo e ha creato un'organizzazione che aiuta tutti i bambini ebrei orfani di terrorismo.
Come mai nessuno di voi di sinistra parla mai di come sono stati uccisi tanti bambini ebrei? Come mai la "coraggiosa' Manuela Dviri non ne parla mai?
Sono forse considerati morti ammazzati di serie B perche' figli di perfidi coloni?
Cordialmente
Deborah Fait |
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