È una cosa ignobile che ci siano ancora tanti antisemiti in Italia, paese in cui l'antisemitismo non esisteva o quasi, prima del fascismo. Ricordatevi che perfino D'Annunzio non faceva alcuna differenza tra un ebreo e un sedicente ariano. Accolse perfino al Vittoriale degli ebrei perseguitati dal regime, non perchè ebrei ma perché antifascisti, e cercò di convincere Mussolini, nel suo ultimo incontro a Verona di non imitare i nazisti (vedi la biografia di Paolo Alatri, "Gabriele D'Annunzio", Torino, UTET, 1983). Non avevo alcuna stima per Schifani prima del suo viaggio ad Auschwitz; ora, mi sono ricreduta, almeno in parte.