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La città dei ladri David Benioff
Traduzione di Marco Rossari
Neri Pozza Euro 17
Sceneggiatore a Hollywood dopo che il suo romanzo “La venticinquesima ora” ha ispirato il film di Spike Lee, David Benioff è noto in Italia anche per i racconti di “La ballata di SadJoe (2005). Di quella raccolta, peraltro contemporanea e molto americana, la storia più singolare era ambientata in Cecenia, protagonisti due soldati russi. Da dove venisse quella capacità di evocare un luogo tanto distante lo spiega “La città dei ladri”.
In questo picaresco memoir familiare Benioff ripercorre non senza humour l’epopea del nonno, l’ebreo russo Lev Beniov, 17enne durante l’assedio di Leningrado. Insieme a Kolya, disertore dell’Armata Rossa per troppo amore delle ragazze, il timido Lev sgozzerà due tedeschi e troverà l’amore. Intorno a loro una città allo stremo, il coraggio russo, la crudeltà del Reich; ricostruiti grazie a nonno Lev e a buone letture, tra cui Benioff cita Kaputt di Curzio Malaparte. Il Venerdì di Repubblica |
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