Come volevasi dimostrare il ricatto libico ricomincia dopo ogni accordo
Testata: L'Opinione Data: 23 settembre 2008 Pagina: 0 Autore: la redazione Titolo: «La Libia ferma la nave di Maroni»
Da L'OPINIONE del 23 settembre 2008:
Con la Libia, a quanto pare, ricomincia sempre tutto da capo. Dopo il “definitivo” accordo di Amicizia e Cooperazione firmato da Gheddafi e Berlusconi il 30 agosto, i libici si sono ancora offesi con un ministro italiano: Roberto Maroni. Il quale, in un’intervista rilasciata a Bruno Vespa, aveva dichiarato che, nonostante l’accordo tanto pubblicizzato, gli sbarchi di clandestini sono continuati. “Per ora ho bloccato a La Spezia una nave che avrebbe dovuto portare in Libia trenta piccole imbarcazioni ad uso della polizia locale”, aveva ricordato il ministro degli Interni. La nota governativa libica ieri replicava: “La Libia non ha mai chiesto aiuto in passato ad alcun Paese, Italia compresa, ma coopera con i Paesi interessati. Perciò non ha alcuna rilevanza che la nave con a bordo le trenta piccoli imbarcazioni indicate dal ministro Maroni sia stata bloccata”. Irrilevante o no, Maroni non potrà più recarsi nella Repubblica Araba a bordo di una motovedetta. “Saremo noi ad indicare la data e il modo in cui potrà arrivare nella Jamahiria”.
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