Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Passano gli anni, ma le sue idee non cambiano. Peccato che diventano ancor più confuse, a discapito del povero lettore. Nel suo articolo a commento dell'elezione della Livni, lei ricorda la intervista che fece a Golda Meir, e critica, con 40 anni di storia vissuta nel frattempo, quanto le venne riferito dalla intervistata. Ma lei si guarda bene dal ricordare che nel 69, data di quella intervista, si era ad appena un anno dalla guerra dei sei giorni. E chi aveva combattuto quella guerra contro Israele? Non certo le truppe di Arafat, che era perfino inviso ai capi di stato arabi. In quel momento i nemici di Israele erano l'Egitto di Nasser, la Giordania del re Hussein, la Siria del dittatore Assad, e anche la Libia già gestita dal dittatore Gheddafi (una sua squadriglia di aerei si consegnò agli israeliani atterrando in un aeroporto appena conquistato dagli uomini di Dayan). Vede, signor "cronista", i soldati palestinesi allora non esistevano affatto, e forse lei lo ha dimenticato. Altrimenti non avrebbe potuto criticare quella frase della signora Golda Meir, che era del tutto appropriata alla situazione politica del momento.