Un convegno su Pio XII ma la storia non si cancella
Testata: Il Giornale Data: 14 settembre 2008 Pagina: 19 Autore: Andrea Tornielli Titolo: «Ora sono gli ebrei a salvare Pio XII»
Si apre domani a Roma un convegno su Papa Pacelli, dalla durata di tre giorni. Lo organizza una associazione americana che si chiama "Pave the way", che si definisce "indipendente", presieduta da Gary L.Krupp, che IL GIORNALE, di oggi, 14/09/2008,dal quale riprendiamo l'articolo di Andrea Tornielli, definisce "un ebreo americano". In questi anni sono stati molti i tentativi di far dimenticare il comportamento di Pio XII nei confronti della Shoà, e la conseguente politica vaticana. Tentativi maldestri, come la finalità del convegno romano, il cui assunto non entra assolutamente in merito alle accuse rivolta a papa Pacelli. Che le istituzioni cattoliche, Vaticano compreso, abbiano nascosto ebrei per salvarli dalla cattura, è un fatto assodato, come lo è stato l'aiuto dato da singoli cittadini, in questo caso con il rischio della vita. Un fatto riconosciuto da sempre anche da Israele, che lo ricorda con il "Viale dei Giusti" a Yad Vashem, il museo della Shoà. Che si dedichino tre giorni per ricordare ciò che nessuno ha mai negato ci sembra perlomeno curioso. Che gli ebrei, coinvolti in questa organizzazione, siano stati salvati da strutture cattoliche e ne sentano profonda riconoscenza, è cosa che torna a loro merito. Ma la salvezza di singoli individui diventa un fatto personale, se lo si paragona con lo sterminio di sei milioni di altri ebrei, che, grazie anche al silenzio della Chiesa cattolica, e del suo Papa Pacelli, non hanno potuto salvarsi. Le testimonianze individuali, per quanto importanti, non hanno il potere di modificare la storia. La strada, purtroppo, è già stata pavimentata, e "Pave the Way" può riscuotere tutti gli applausi che vuole da oltre Tevere, Krupp ed i suoi amici saranno ricevuti con gli onori che spettano, appunto, agli amici. Ma la storia è da un'altra parte. quella che Tornielli & C. continuano ad ostinarsi a non vedere.
Ecco l'articolo di Andrea Tornielli, dal titolo "Ora sono gli ebrei a salvare Pio XII", segue il programma completo del congresso.
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«Sono cresciuto pensando che Pio XII fosse stato un collaboratore dei nazisti, un Papa antisemita. Sono rimasto scioccato nell’apprendere, dai documenti e dalla viva voce dei sopravvissuti, che la realtà è completamente e radicalmente diversa...». Gary L. Krupp è un ebreo americano, presidente di «Pave the Way», una fondazione indipendente che lavora per eliminare l’uso distorto della religione per fini privati e si adopera per identificare gli ostacoli al dialogo tra le religioni. «Uno dei temi più controversi e spinosi, nel rapporto tra ebrei e cattolici, è proprio la figura di Papa Pacelli: per questo - racconta Krupp al Giornale - abbiamo finanziato un progetto raccogliendo documenti e filmando il racconto dalla viva voce dei protagonisti ancora in vita». «Pave the Way» ha organizzato a Roma, da domani a mercoledì, un importante convegno dedicato a Pio XII e alla grande opera di salvataggio dei perseguitati che la Chiesa cattolica su suo impulso mise in atto negli anni del furore nazista. Vi partecipano molti studiosi provenienti dagli Stati Uniti ed è la prima volta, negli ultimi decenni, che un’organizzazione ebraica fa sentire con così tanta forza la propria voce in controtendenza rispetto alla «leggenda nera» sul «Papa di Hitler». «Pave the Way», nel corso del convegno romano - che precede altri appuntamenti dedicati alla figura di Pio XII voluti dalla Santa Sede in occasione del cinquantesimo della morte e che si concluderà con un’udienza concessa da Benedetto XVI agli organizzatori - presenterà un volume di documenti che da soli bastano a sfatare quelle che sono considerate certezze acquisite sul «Papa dei silenzi». Eccone qualche esempio. Si è sempre presentato il concordato tra la Germania governata da Hitler e la Santa Sede come un’alleanza tra Vaticano e nazisti, dimenticando che i concordati erano e sono trattati difensivi e che avvengono tra Stati. «Si dimentica pure - osserva Krupp - che nell’agosto 1933, vale a dire un mese prima che il concordato tra Vaticano e Germania fosse ratificato, la stessa Germania e gli ebrei di Palestina siglarono l’accordo di Haavara, che fu appoggiato e sostenuto dal Congresso mondiale ebraico del 1935». Oggi il concordato tra lo Stato tedesco e la Santa Sede, siglato nel 1933, è ricordato al museo dello Yad Vashem con una foto e una didascalia che lo presenta come un patto scellerato, la prova della collusione tra il Vaticano (anche se allora il Papa non era Pacelli, ma il suo predecessore Pio XI) e i nazisti. Se così fosse, bisognerebbe concludere che un patto altrettanto scellerato venne concluso prima tra gli ebrei sionisti e il governo del cancelliere Adolf Hitler. In realtà l’accordo di Haavara era stato siglato per favorire l’emigrazione degli ebrei tedeschi in Palestina, così come il concordato fu siglato per cercare (invano) di difendere la libertà della Chiesa in Germania. «È assolutamente da smentire - continua Krupp - qualsiasi contiguità di Pio XII con il nazismo. Abbiamo messo insieme 44 citazioni di discorsi, lettere e documenti dai quali emerge in tutta chiarezza e pubblicamente quale fosse il suo pensiero, come a esempio la lettera spedita dall’allora cardinale Segretario di Stato Pacelli al cardinale tedesco Joseph Schulte, nella quale egli definiva i nazisti “falsi profeti con l’orgoglio di Lucifero”».
Per quanto riguarda l’opera di salvataggio degli ebrei perseguitati durante la guerra, «Pave the Way» ha messo insieme un dossier che testimonia, spiega Krupp, «come Pio XII sia stato l’uomo che ha salvato più ebrei nella storia». Dal diario di Adolf Eichmann, recentemente pubblicato, si apprende a esempio che il progetto iniziale di deportare ottomila ebrei italiani nei campi di sterminio fu interrotto dopo il primo giorno di razzia nel ghetto di Roma e lo stesso gerarca nazista mette nero su bianco che il Vaticano «ha protestato vigorosamente per l’arresto degli ebrei, chiedendo l’interruzione» della deportazione. Krupp contesta l’immagine del «Papa del silenzio», impaurito di fronte a Hitler perché ossessionato dal comunismo o perché intenzionato a salvare soltanto i cattolici. «Il Papa - ricorda - fece tutto dietro le quinte, in silenzio. Non solo perché sapeva che era l’unico modo per ottenere risultati, non solo perché sapeva che Hitler aveva dato ordine di rapirlo, ma anche perché aveva avuto la prova che i proclami e gli appelli non servivano a nulla. Anzi, potevano essere controproducenti, come nel caso della dichiarazione dei vescovi olandesi che nel luglio 1942 avevano protestato contro la deportazione degli ebrei, ottenendo non che questa si fermasse, ma che continuasse in modo ancora più duro, con la cattura anche degli ebrei che si erano convertiti al cattolicesimo». Quello di «Pave the Way» è dunque un contributo importante, che mostra come all’interno del mondo ebraico non vi sia solo la voce di chi ha fatto di Pio XII il capro espiatorio della Shoah. Un contributo a una discussione più serena, della quale si sente il bisogno anche in campo cattolico, dove molti specialisti continuano a bollare come «apologetico» qualsiasi tentativo di aprire un dibattito serio su Papa Pacelli e sul suo ruolo, ignorando vecchi e nuovi documenti che smentiscono la leggenda nera. Una leggenda creatasi già prima della rappresentazione del dramma di Rolf Hochhuth Il Vicario (1963), alimentata dai servizi segreti dei Paesi dell’Est. «Come ebreo - ribadisce Gary L. Krupp - posso dire che nell’opera concreta di salvataggio degli ebrei perseguitati, Pio XII fece concretamente molto più di tutti i leader politici e religiosi del suo tempo messi insieme. Dobbiamo riconoscerlo, perché se è vero che chi salva una vita salva il mondo intero, a Papa Pacelli, che di vite ne ha salvate tante aprendo le porte dei conventi romani, va attribuito il titolo di Giusto tra le nazioni».
Examining the Papacy of Pope Pius XII - September 15-17, 2008
Symposium Agenda
Monday, 15th September
0830-0945 Registration -Welcome coffee
0945-0955 Welcome from the hosts at Palazzo Salviati
0955-1010 Gary Krupp: moderator - Opening Remarks
1010-1050 Rabbi David Dalin: Jewish expression of gratitude to Pope Pius XII and the
changing Jewish sentiment
1050-1110 Coffee Break
1110-1140 Professor Ronald J. Rychlak: “A Fair Approach to History”
1140-1210 Fr. Peter Gumpel: Precise events of the direct intervention of Pope Pius XII
to save the lives of the Italian Jewish communities
1210-1240 Video: Bishop Sergio Pagano prefect of the Vatican Secret Archives
explains why the archives have not been opened
1240-1320 Fr. Dennis McManus: Discuss the archives of Fr. Robert Graham, SJ,
formerly of Secretariat of State from 1963
1320-1420 Buffet Lunch
Afternoon
1420-1520 Professor Ronald J. Rychlak: “Hitler, the War, and the Pope”
(PowerPoint presentation)
1520-1535 Coffee Break
1535-1600 Video: Msgr Giovanni Ferrofino: Speaks of his direct involvement with
Pope Pius XII’s personal intervention to ask Gen. Rafael Trujillo to help
Jews escape to the Dominican Republic from Europe from 1939-1945
1600-1645 Dan Kurzman: Speaks of his personal meeting with Gen. KarlWolff,
Himmler’s Deputy, and Hitler’s order to the General to plan the kidnapping
and murder of Pope Pius XII and to seize the Vatican
1645-1700 Solicit written questions for later in the conference
12
Pave the Way Foundation, Inc &
Associazione Pave the Way Foundation - Italy
Examining the Papacy of Pope Pius XII - September 15-17, 2008
Symposium Agenda - continued
Tuesday, 16th September
0930-1000 Sr. Margherita Marchione: Speaks about her personal interviews
1000-1030 Video: Ursula Selig: German Jew whose family was saved by Msgr Scivo
1030-1100 Coffee Break
1100-1130 William Doino: The people who worked directly with Pacelli to save Jewish
lives and lived during the era
1130-1200 Andrea Tornielli: New discoveries about Pope Pacelli and the Jews from the
Vatican Archives
1200-1230 Video: Horst Stein: German Jew saved by the Vatican
1230-1400 Buffet Lunch
Afternoon
1400-1430 Video: Sir Martin Gilbert: Speaks of the Pope’s conundrum and efforts
1430-1450 William Doino the genesis of the change in opinion on Pius XII
1450-1515 Video: Juraj Adam: A Hungarian Jew who worked directly with the nuncio
1515-1545 Coffee Break
1545-1615 Dr Eugene Fisher: Pius XII, the International Catholic-Jewish Historical
Panel,and Catholic-Jewish Relations
1615-1645 Video: Michael Tagliacozzo: A Roman Jew and archivist of the Beth
Lohame Haghettaot in western Galilee in Israel and saved by the Vatican
one of the world's largest museums and centers of documentation on the
Holocaust
1645-1700 Solicit written questions for later in the conference
Pave the Way Foundation, Inc &
Associazione Pave the Way Foundation - Italy
Examining the Papacy of Pope Pius XII - September 15-17, 2008
Symposium Agenda - continued
Wednesday, 17th September
0930-1300 Professor Ronald Rychlak and Gary Krupp: Presentation review of the
Document book each participant has received
1030-1100 Coffee Break
1100-1200 Placard at Yad Vashem and suggested changes according to historical accuracy
Full Panel
1230-1400 Buffet Lunch
Afternoon
1300-1530 Open Panel (all lecturers attending) and question time