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L'Opinione Rassegna Stampa
13.09.2008 Pakistan, le rivelazioni pericolose
l'analisi di Michael Sfaradi

Testata: L'Opinione
Data: 13 settembre 2008
Pagina: 5
Autore: Michael Sfaradi
Titolo: «Pakistan, le rivelazioni pericolose»

Da L'OPINIONE di oggi, 13/09/2008, con il titolo " Pakistan, le rivelazioni pericolose ", l'analisi di Michael Sfaradi.

 

Le truppe speciali statunitensi o “Delta Force”, tanto per riprendere il nome di un film che le rese famose, sono formate dai migliori elementi dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica. La loro è una figura ibrida, un po’ soldati, perché operano in divisa e agli ordini di ufficiali, e un po’ agenti segreti perché gli ufficiali ai quali rispondono seguono una catena di comando diversa, più corta e in stretta collaborazione con gli Agenti Operativi che operano sui vari territori teatro delle loro azioni e, cosa più importante, al diretto servizio del presidente. Che truppe speciali delle forze armate statunitensi, e non solo, operassero al confine fra Afganistan20e Pakistan non stupisce, anche perché se si vuole davvero bloccare sul nascere attentati terroristici tipo le torri gemelle a New York, le stazioni di Madrid o la metropolitana di Londra, bisogna andare a scovare chi organizza il terrore nelle nostre vite e metterlo in condizione di non nuocere. Da tanto tempo si dice, e probabilmente è vero, che la testa del serpente, cioè Osama Bin Laden si nasconda proprio in quelle zone ed è dall’11 settembre 2001 che gli americani lo cercano spasmodicamente per fargli pagare i conti aperti. Il lavoro che queste brigate fanno in zone ad alto rischio dovrebbe essere estremamente riservato però, nei giorni scorsi, è salito agli onori della cronaca perché il nuovo primo ministro pachistano, Yusuf Raza Gilani ha pensato bene di divulgare la notizia che accordi segreti erano stati presi fra il Pakistan e gli U.S.A., accordi che concedevano una certa libertà di manovra agli americani nella ricerca di affiliati di Al Qaeda e dello stesso sceicco del terrore nei territori di confine fra il Pakistan e l’Afganistan. Le immagini della rumorosa riunione del parlamento pachistano, nel momento in cui si apprendeva ufficialmente tale notizia, hanno fatto il giro del mondo e nuovi attriti si sono andati ad aggiungere a quelli che già animano la regione. Ci chiediamo quale sia l’ultilità di certe dichiarazioni considerando che lo stesso eserc ito pachistano è impegnato sullo stesso fronte. infatti, in uno scontro con i terroristisi 30  guerriglieri e due soldati pachistani sono stati uccisi nella regione di Bajur, al confine con l'Afghanistan. Ambienti del Pentagono hanno fatto sapere che le incursioni contro Al Qaeda non verranno sospese e che si continuerà ad agire ed è proprio di poche ore fa la notizia che un drone (aereo senza pilota) statunitense, ha lanciato due missili in un covo di Al Qaeda nel Nord Waziristan al confine con l'Afghanistan, provocando almeno 12 morti. A questo punto siamo sicuri che se attacchi spettacolari come quelli di New York, Londra e Madrid non hanno colpito altre città occidentali è anche grazie al lavoro di prevenzione di questi uomini che operando a quelle latitudini provano a rendere le nostre vite meno in pericolo. Ora però, dopo queste stupide ed inutili rivelazioni, saremo tutti un po’ meno sicuri.
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