Sulla visita del Papa in Francia, pubblichiamo questa breve cronaca di Andrea Tornielli dal GIORNALE di oggi, 13/09/2008, a pag.9, dal titolo " E sull'antisemitismo si abbatte l'anatema, chiè contro gli ebrei è contro i cristiani". Ma Tornielli non si limita a sottolineare quanto il Papa ha detto, ne enfatizza un richiamo che, secondo lui, dovrebbe essere una lode a Pio XII, mentre questo è soltanto un wishfull thinking dello stesso Tornielli. Dichiarare che quelli erano "anni di tenebra" non cambia la storia del rapporto tra papa Pacelli e la Shoà, anni di tenebra lo erano veramente, ma riconoscerlo non denota una particolare presa di posizione, come Tornielli vorrebbe. Per ora, Papa Ratzinger non si spinge oltre. Gli anni di guerra sono anni di tenebre, possiamo anche definirla una ovvietà. Un po' poco per la beatificazione.
Ecco la cronaca di Tornielli:
Ieri pomeriggio Benedetto XVI ha incontrato nella nunziatura apostolica alcuni rappresentanti delle comunità ebraiche di Francia. Ha fatto un discorso breve ma molto significativo. Ha detto: «Per sua stessa natura la Chiesa cattolica si sente impegnata a rispettare l’Alleanza conclusa dal Dio di Abramo, d’Isacco e di Giacobbe. Essa pure infatti si situa nell’Alleanza eterna dell’Onnipotente, i cui disegni sono senza pentimento, e rispetta i figli della Promessa, i figli dell’Alleanza, come suoi amati fratelli nella fede. Essa ripete con forza, attraverso la mia voce – continua Benedetto XVI – le parole del grande Papa Pio XI, mio venerato predecessore: “Spiritualmente, noi siamo semiti”». La Chiesa «perciò si oppone ad ogni forma di antisemitismo, di cui non v’è alcuna giustificazione teologica accettabile. Il teologo Henri de Lubac, in un’ora “di tenebre”, come diceva Pio XII, comprese che essere antisemiti significava anche essere anticristiani. Ancora una volta sento il dovere di rendere un commosso omaggio a coloro che sono morti ingiustamente e a coloro che si sono adoperati perché i nomi delle vittime restassero presenti nel ricordo. Dio non dimentica». Parole inequivocabili. Da notare la citazione di Pio XII. Potrebbe preludere alla promulgazione del decreto sulle virtù eroiche, in occasione dei cinquant’anni dalla morte.
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