Ormai si stanno accumulando indizi che valgono come drammaticamente inequivocabili: la presunta (forse passata ma sempre strumentale) "amicizia" dei governi berlusconi verso Israele si rivela per quello che in realtà è veramente, cioè una totale falsità. (Del resto, cosa ci si può aspettare da un pluripregiudicato che vara leggi a suo uso e consumo?). L'atteggiamento verso la situazione libanese, la calata di "bracheemmutande" al cospetto d'un siffatto libico rais, le denunce di Peter Gomez, le ciniche fasciste dichiarazioni di alemanno, gli "errori di geografia" dell'ineffabile ministra gelmini, l'atmosfera di cinico revisionismo che financo si repira nell'aria ............ Non vi basta? Ma la ragione di un tale disfrenarsi delle più basse pulsioni del cinismo di destra, non certo migliore del "sinistro", risiede proprio in quest'ultimo: il governo berlusconi può permettersi di toccare il fondo dei fondi, appunto perché non ha più da temere, per un pezzo, di venire anche lontanamente scalzato da una sinistra che aveva già troppo recentemente "toccato il fondo". Chi la vorrebbe, infatti, di nuovo al governo? Ecco dunque che la destra - proprio grazie alla sinistra - può tranquillamente gettare alle ortiche quella fastidiosa maschera che la "rendeva" in qualche modo "amica d'Israele". Il tempo è maturato, in cui gli amici falsi finiscono col rivelarsi. La stessa cosa valga, infatti, per il satrapo pannella duce dei radicali (anch'essi apparentemente amici d'Israele, ma falsissimi). Antonio Ferrarese
Non saremmo così apocalittici. Stiamo ai fatti, segnalandoli e critcandoli per quello che sono. Senza trarre conclusioni affrettate. Redazione IC