Su Gilad Shalit ancora un colpevole silenzio l'analisi di Piera Prister
Testata: Informazione Corretta Data: 08 settembre 2008 Pagina: 1 Autore: Piera Prister Titolo: «Su Gilad Shalit ancora un colpevole silenzio»
La Comunita' Internazionale continua a tacere sulla detenzione di Gilad Shalit, del soldato israeliano, tenuto come ostaggio da Hamas, in patente violazione della Convenzione di Ginevra e contro ogni legge civile ed umana. Ma Il presidente francese Nicholas Sarkozy ha rotto in questi giorni quel colpevole silenzio ed ha interceduto a suo favore, cercando di far pervenire al soldato-ostaggio una lettera del padre. Ed anche Ingrid Betancourt, candidata nelle elezioni politiche in Colombia, catturata dal Farc e liberata dopo 6 anni di detenzione, il 20 luglio scorso, a Parigi, e' apparsa sul palco, in una manifestazione a lei dedicata, con un cartello recante una grande fotografia di Gilad e ha chiesto la sua liberazione e quella degli altri prigionieri ancora nelle mani del Fronte Armato Rivoluzionario della Colombia. E speriamo che popo Sarkozy e la Betancourt altri uomini politici, religiosi e del mondo della cultura seguano il loro esempio. Purtroppo la discriminazione verso Israele si ripercuote anche sui suoi cittadini e sui suoi soldati. Anche se Israele siede a testa alta nel consesso delle nazioni democratiche e civili e' pur sempre fatta oggetto di discriminazione sul piano internazionale. Un ostaggio israeliano o ebreo non merita l'interesse dei media alla pari con gli altri, che muoia nel peggiore dei modi, nessuno si mobilitera' a livello diplomatico o preghera' per lui o fara' appelli in suo favore. Cosi' va il mondo... non ci si stupisce, se il Consiglio dei Diritti Umani di Ginevra, da quando e' entrato in funzione ossia nel 2006, rimpiazzando la vecchia Commissione, ha avuto l'indecenza di far passare 12 risoluzioni contro Israele e non una sola per esempio contro il Sudan, dove e' notizia di questi giorni che in Darfur si e' consumato l'ennesimo eccidio di Cristiani massacrati dai fondamentalisti islamici, come ci informano Mia Farrow e Eric Reeves ( autore di " A long Day's Dying: Critical Moment in Darfur Genocide" sul The Wall Street Journal del 6-7 settembre2008). Ma Voi, Voi li avete visti quei soldati israeliani a Ramallah, presi per i piedi dai Palestinesi e trascinati in folle corsa, (Jerusalem Post 27-10-2000); li avete visti quei soldati israeliani linciati da folle inferocite, sbranati e fatti a pezzi, ma nessuno ha alzato una> paglia in difesa di Eldad, Ehud, Shalit e Ron, nemmeno per il rispetto della Convenzione di Ginevra. E questa sarebbe la vostra civilta'! In Italia poi, come altrove, non c'e' stato nessuno di quelli che contano, che abbia risposto all'appello perche' quei soldati, rapiti e presi in ostaggio, fossero visitati almeno dalla CROCE ROSSA che si fregia del simbolo della croce ma discrimina e nega il soccorso ai feriti e ai sofferenti, manco fossero degli appestati, quei soldati israeliani. I monatti della "Colonna infame"della peste di Milano di Alessandro Manzoni erano ben piu' pietosi! Ci meraviglia che in Italia non ci sia stato un solo moto di commozione per la loro sorte, eppure sapevate che chi li deteneva, i terroristi di Hamas e di Hezbollah non mirano al cuore per uccidere rapidamente. Noi ci siamo mobilitati per loro, quando Voi vi siete commossi per tutti gli ostaggi, quelli italiani, come il Mastrogiacomo, le due Simone, la Sgrena ... ma anche per quegli ostaggi non italiani, come i 15 marinai inglesi (per i quali lo stesso D'Alema espresse la sua solidarieta', riportata dalle colonne del Corriere) e la Betancourt, siete stati con il fiato sospeso per tutti ma non per i soldati israeliani e nemmeno per Shalit che e' l'ultimo superstite, si spera vivo, nelle mani di Hamas. Persino il Pontefice, Benedetto XVI nelle sue preghiere ha rivolto un appello accorato ai carcerieri della Betancourt. Bella comunita' internazionale, anch'essa bara al soldo dell'ingiustizia dei due pesi e due misure. Ma Voi, Voi avete superato anche voi stessi, avete osato anche di piu', vi siete mobilitati per Saddam Hussein e per Tariq Aziz, due canaglie, quei due che hanno usato armi di distruzione di massa e hanno gasato quella povera popolazione curda, i paria della societa',senza voce e senza diritti e percio' inascoltata, a cui avevano tolto nei loro villaggi persino l'approvvigionamento idrico, non c'erano piu' fonti nei loro paesi, presi per sete e per gas, quegli sventurati! Si fanno appelli per difendere i carnefici e non le vittime, il mondo seguita ad andare storto, se solo spendessimo un centesimo di quella forza immessa in difesa dei carnefici solo e solo per difenderne le vittime, allora potremmo raddrizzarlo! Quello che piu' ci spaventa non e' il terrorismo, ma la Vostra accondiscendenza e il Vostro silenzio, il Vostro cedimento! Siamo contro la pena di morte ma non vorremmo spendere un minimo delle nostre energie in difesa del Caino di turno, ci giudichino pure non liberisti, non libertari e non liberali! La verita' e' che Voi non amate ne' Israele e ne' i Palestinesi e vi prestate al gioco dei terroristi e dell'internazionalismo del terrore, di di chi li vuole l'un contro l'altro. Questa e' la loro logica e la Vostra. E che Shalit non venga sacrificato sull'altare del principio della Ragione di Stato dietro cui si nasconde la pavidita', l'ignavia e il piu' basso utilitarismo! E caro Pannella, noi siamo d'accordo con le tue battaglie, ma tu non lo sei piu'con le nostre perche'anche tu fai scempio del tuo tanto sbandierato liberalismo, anche tu discrimini: per Tariq si', per Shalit no. Ma Israele e' un grande ideale, esso si' che e' una causa giusta per cui combattere!