Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Ariel Toaff ha perso il suo pubblico Sergio Luzzatto, che lo lanciò, se ne dispiace e grida al complotto
Testata: Corriere della Sera Data: 31 agosto 2008 Pagina: 31 Autore: Sergio Luzzatto Titolo: «Toaff e il libro tabù»
Fa piacere leggere, nella prosa di Sergio Luzzatto, che lanciò come un dj, con una recensione entusiasta, la prima edizione di "Pasque di sangue" di Ariel Toaff, nel quale si riproponeva l'accusa antisemita del sangue, che alla presentazione Capalbio della seconda edizione del libro "Toaff non ha trovato sul palco neppure mezzo interlocutore pronto a dialogarne con lui". L'ex insigne storico Toaff ha finito la sua carriera come basso propagandista: questa è la realtà, e la spiegazione della mancanza di interolucutori. Il resto è solo pettegolezzo.
Ecco il testo di Luzzatto, dal CORRIERE della SERA del 31 agosto 2008:
«Pasque di sangue e di silenzio»: sulla Stampa di venerdì scorso, un critico attento com'è Mario Baudino ha sottolineato le difficoltà in cui Ariel Toaff — storico medievista di fama internazionale — tuttora si trova, quando si tratti di discutere pubblicamente del suo volume sopra i riti pasquali degli ebrei nel Medioevo. Ritirato dal commercio nel 2007, dopo una furibonda campagna di stampa, e ripresentato mesi fa dal Mulino in una versione (più o meno) corretta, Pasque di sangue sembra essere rimasto, per la nostra cultura storica, un libro tabù. Pochi giorni fa, a Capalbio, Toaff non ha trovato sul palco neppure mezzo interlocutore pronto a dialogarne con lui. E l'organizzatore dell'evento, Gianni Aringoli, ha dichiarato di avere ricevuto «fortissime pressioni dalla Comunità (israelitica) di Roma per non organizzare il dibattito con Toaff». Se questo fosse vero, sarebbe un pessimo segnale. La storia degli ebrei in Italia ha bisogno di tutto, fuorché di nuovi appestati.
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