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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
31.08.2008 I frati francescani ospitano l'Ucoii
organizzazione fondamentalista e antisraeliana

Testata: Corriere della Sera
Data: 31 agosto 2008
Pagina: 21
Autore: Mariolina Iossa
Titolo: «Campeggio islamico nel convento. Il vescovo: non c'entro»
Campeggio islamico in un convento francescano. Il problema, a nostro avviso, non è il dialogo interreligioso, mail fatto che il campeggio sarà gestito dall'Ucoii, un'organizzazione fondamentalista e antisraeliana.

Ecco la cronaca pubblicata dal CORRIERE della SERA del 31 agosto 2008:


ROMA — Il campeggio annuale dell'Ucoii dentro il convento «La Pace» dei frati francescani minori di Sassoferrato, in provincia di Ancona. Incontri, dibattiti, preghiere, cene al tramonto dopo il digiuno (questa volta campeggio e Ramadan coincidono) per cinque giorni, dal 6 al 10 settembre, «fianco a fianco» con i «fratelli cristiani».
I frati minori aprono le porte della loro casa ai musulmani di una associazione considerata ideologicamente tra le meno moderate dell'Islam italiano e padre Vincenzo Brocanelli, ministro provinciale di San Giacomo della Marca non nega di aver messo in conto qualche polemica. Ma non è preoccupato. Dice di essere «sereno». Di aver «avvertito le autorità italiane e il vescovo di Fabriano Giancarlo Vecerrica». Spiega che dire sì all'Ucoii «si concilia perfettamente con lo spirito che pervade il nostro ordine, che è quello dell'accoglienza, del-l'apertura, del dialogo».
Padre Vincenzo, 65 anni, sta lì da maggio, sono soltanto pochi mesi. Per anni ha vissuto in Algeria, Marocco e Turchia, vicino alle comunità musulmane. Dice che «sì, il vescovo mi ha ricordato che il segretario della Conferenza episcopale italiana, Giuseppe Betori, ha invitato i cattolici ad usare la massima prudenza nel "prestare" chiese e locali parrocchiali a gruppi non cattolici». Ma aggiunge che «la prudenza non può mai diventare esclusione».
Il vescovo di Fabriano però non è sembrato particolarmente entusiasta di questa iniziativa dei francescani. Al
Corriere dice, con voce pacata: «Brocanelli è il superiore dei frati minori, il ministro provinciale. Lui ha piena autorità e io non voglio interferire. Ho saputo di questo campeggio nel convento perché l'Ucoii mi ha invitato ma io ho fatto sapere che non potevo andare. E non andrò. Il giorno dopo ho parlato con padre Vincenzo, ci siamo detti quello che dovevamo dirci. Hanno i loro criteri, io non intervengo ».
Del resto, i musulmani potranno utilizzare gli spazi laici, le aule e le camere del convento, non i luoghi sacri. Le chiese non possono essere concesse per riti di altri culti. E naturalmente i vertici dell'Ucoii sono soddisfatti. Ma la parlamentare del Pdl Souad Sbai, presidente delle associazioni marocchine in Italia, vede in questa storia una manovra dell'Ucoii per farsi «belli» agli occhi di buona parte del mondo cattolico. «Diciamo che i francescani, come tanti "buonisti" in Italia, sono caduti nella loro trappola — polemizza Sbai —. Ma non si illudano, il miracolo non accadrà. Io li conosco bene, non mi fido, queste persone sono ferme su posizioni integraliste, non hanno voluto firmare la Carta dei Valori, non fanno parte del tavolo aperto al ministero dell'Interno. Sono poligami, rifiutano l'uguaglianza tra uomo e donna e i diritti delle persone».
Il presidente dell'Ucoii, Mohammed Nour Dachan, risponde stizzito al telefono. Dice d'un fiato: «Mi meraviglio che c'è ancora chi pensa che le religioni non si possano incontrare ma solo scontrare», e poi riattacca. Ma il portavoce, l'imam di Firenze Elzir Izzedin si presta docile alle domande, poi risponde: «Con i frati minori di Sassoferrato abbiamo un ottimo rapporto. Non è questa la dimostrazione che il dialogo tra comunità islamica e cristiana può esserci? ».

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