Così la ditta tedesca Steiner-Permatechnik Gastec aiuterà l'Iran e il suo piano antisanzioni
Testata: Il Foglio Data: 28 agosto 2008 Pagina: 3 Autore: la redazione Titolo: «I tedeschi danno una mano al piano antisanzioni dell’Iran»
Da Il FOGLIO del28 agosto 2008:
Londra. Una ditta privata tedesca può aiutare il piano del regime di Teheran per evitare le conseguenze più dure delle sanzioni occidentali contro il nucleare, con forniture strategiche di tecnologia. L’Iran è uno dei principali paesi produttori di petrolio e gas naturale, ma il suo settore energetico é sempre più vulnerabile a causa della sua totale dipendenza dalla tecnologia europea. Il paese dispone di imponenti risorse di gas naturale, ha le seconde riserve del mondo dopo la Russia – 28,3 trilioni di metri cubi secondo stime ufficiali del 2005. Il problema è che la mancanza di tecnologia necessaria all’estrazione e distribuzione del gas fa sì che il 62 per cento delle sue riserve non siano ancora sfruttate. Del gas che l’Iran estrae, il 65 per cento va sul mercato interno o, via gasdotto, viene venduto alla Turchia, mentre il 18 per cento è utilizzato per ottimizzare l’estrazione di petrolio e il 17 per cento va perduto in combustione durante l’estrazione. Visti i dati, esiste un enorme potenziale di sviluppo, che però è ostacolato dalla mancanza di risorse tecnologiche, in mano all’Europa molto più che alla Russia o alla Cina, e da impedimenti politici. Sul fronte del combustibile e benzina la produzione nazionale è di 10,5 milioni di galloni al giorno, mentre il consumo giornaliero è di 18,5 milioni di galloni. L’Iran deve dunque importare il 43 per cento del suo fabbisogno di idrocarburi raffinati – punto debole dell’economia iraniana che presta il fianco del paese a possibili e pesanti pressioni esterne, sanzioni antiatomiche incluse. La strategia del regime per far fronte a tale minaccia passa anche per l’introduzione di un pacchetto di misure tese a ridurre i consumi – razionamento della benzina, controllo dei prezzi e una trasformazione dell’economia in modo da ricorrere a fonti di energia alternative. In particolare, l’aspirazione del regime è di trasformare il mercato automobilistico da macchine a benzina e diesel a macchine a gas naturale compresso. Il piano di conversione comporta quattro fasi distinte: primo, conversione della maggior parte dei veicoli esistenti in veicoli a gas nel giro di cinque anni, a un ritmo di 1,2 milioni di veicoli all’anno – partendo da 600 mila veicoli governativi; secondo, ritiro dal mercato delle macchine più vecchie entro il 2010 (circa 1,2 milioni); terzo, produzione di nuove macchine a partire dal luglio 2007 già predisposte a funzionare a gas; e quarto, conversione delle 10 mila stazioni di benzina esistenti entro cinque anni per fornire gas naturale compresso alla pompa. L’obiettivo è di avere il parco macchine nella sua pressoché totale interezza a gas naturale entro il 2015 – un obiettivo che il governo iraniano sta perseguendo in maniera aggressiva con una serie di misure che includono sovvenzioni all’industria automobilistica locale (l’Iran è il principale produttore d’automobili del medio oriente), altissime altissime tasse su macchine d’importazione e sussidi alle stazioni di servizio per adeguarsi alla fornitura del nuovo carburante. L’Europa può fare la differenza in questo settore se e quando deciderà di mettere l’embargo sugli investimenti di ditte europee nel settore energetico iraniano. Ma a dispetto delle preoccupazioni europee per le ambizioni nucleari iraniane, gli affari sono affari. E’ recente la notizia di un contratto tra la ditta tedesca Steiner-Permatechnik Gastec (SPG) e il governo iraniano, per costruire tre stazioni per la produzione di gas naturale compresso (CNG) in Iran. La SPG costruirà tre stazioni di produzione di CNG, facilitando l’attuazione del progetto iraniano di ammodernamento del settore automobilistico. Il settore energetico è il punto debole della Repubblica islamica – specie in relazione all’Europa che ne è non soltanto il cliente più assetato ma per ora anche il fornitore di tecnologia più affidabile.
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