Chi non discute con Ariel Toaff è un "fondamentalista", un "integralista" e uno "stalinista" ce lo spiegano Achille Scalabrin e Franco Cardini
Testata: Il Giorno Data: 21 agosto 2008 Pagina: 28 Autore: Achille Scalabrin Titolo: «Boicottaggio ebreo contro Toaff - Integralisti nascosti sotto la kippah»
Ariel Toaff ha scritto un libro, "Pasque di sangue", nel quale ha sostenuto la veridicità dell'accusa del sangue, una delle calunnie antisemite peggiori e più gravide di conseguenze nefaste. Il libro è stato demolito dagli storici, che ne hanno rilevato gli errori metodologici (uno per tutti: prendere per buone confessioni estorte sotto tortura) e la mancanza di una documentazione originale che giustificasse la riapertura di un caso (il processo perl' "omicidio rituale" di Simone da Trento) da tempo chiuso per la storiografia (e per la Chiesa cattolica, che ha abolito la beatificazione di Simone).
Ariel Toaff ha allora presentato una nuova edizione del libro, nel quale la veridicità dell'accusa rituale scompare, ma resta la non documentata ipotesi di una "cultura del sangue" diffusa nel mondo ebraico askenazita.
Toaff ora presenta il suo libro in varie località italiane.
Gli ebrei , apprendiamo ora, sarebebro tenuti non solo a non opporsi, invitando gli organizzatori a soprassedere, visto il basso livello cluturale del libro e la sua preicolosità come veicolo di diffusione di pregiudizi, ma anche a partecipare alle presentazioni, "dibattendo" il libro (e facendogli così pubblicità) Altrimenti sono "fondamentalisti", "integralisti" o "stalinisti".
E' quanto apprendiamo dalla lettura di due artcoli di Achille Scalabrin, pubblicati dal GIORNO del 21 agosto 2008.
Immancabile, per sostenere questa tesi, viene interpellato Franco Cardini. Difensore d'ufficio di Toaff come già lo fu di Hamza Roberto Piccardo, autore di una prefazione antisemita al Corano.