L'America finanzierà il missile anti-missile israeliano Hetz 3 ? lo consiglia il capo della commissione militare difesa del Pentagono
Testata: L'Opinione Data: 21 agosto 2008 Pagina: 0 Autore: Michael Sfaradi Titolo: «Pronta la difesa contro la bomba di Teheran»
Da L'OPINIONE del 21 agosto 2008, un articolo di Michael Sfaradi su Hetz 3, progetto israeliano per un sistema di difesa antimissilistica, in previsione della minaccia iraniana.
Si deve rilevare che un sistema di difesa come l'Hetz 3, ammettendo che possa garantire una difesa totale dagli attacchi missilistici, sarebbe inefficace nel caso la bomba atomica finisse nelle mani di terroristi. Una prospettiva che, ci sembra, dovrebbe indurre a non ritenere accettabile, in nessun caso, in Iran nucleare
Ecco il testo:
Il Generale Terry Ovring, capo della commissione militare difesa del Pentagono ha consigliato all’amministrazione americana ed al congresso degli Stati Uniti di finanziare lo sviluppo, i test e la produzione del missile antimissile balistico israeliano Hetz 3. Il segretario alla difesa Usa Robert Gaits attende l’autorizzazione del Congresso prima dello stanziamento dei fondi. L’evolversi di questa situazione, secondo alcuni osservatori, potrebbe essere il frutto del recente viaggio e degli incontri che il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak ha avuto durante la sua recente missione negli Stati Uniti. Ufficialmente il missile Hetz 3 è allo stato di studio, ma insistenti voci di corridoio sostengono che il suo stato attuale sarebbe molto più avanzato rispetto a quello che il governo israeliano vuole far credere. La differenza fra questo missile ed il suo antenato, lo Hetz 2, è innanzitutto la distanza e l’altezza dal suolo (come il suo predecessore fuori dall’atmosfera terrestre) dove andrebbe ad intercettare e far esplodere eventuali missili balistici in volo verso Israele.
Questo finanziamento, dedicato squisitamente alla difesa delle città da improvvisi attacchi che, viste le recenti e ripetute minacce da parte del governo iraniano diventano sempre più probabili, ammonterebbe fra i settecento e gli ottocento milioni di dollari e permetterebbe lo sviluppo completo del missile più un numero imprecisato di prototipi e l’esemplare operativo finale entro i prossimi tre anni. Il progetto Hetz 3, che è una cooperazione fra la Boeing americana e la T.A. israeliana sarebbe, secondo gli esperti, preferibile al progetto equivalente, denominato “Standard”, completamente studiato negli Usa, per due ragioni fondamentali. Il progetto israeliano, come già detto, verrebbe a costare fino ad un massimo di 800 milioni di dollari mentre lo “Standard” ne richiede fra i 1200 e i 1500. E il prodotto finale, cioè un missile Hetz 3 operativo, consterebbe fino ad un massimo di due milioni di dollari ad esemplare contro i dieci /dodici milioni di dollari di un missile operativo Standard.
L’urgenza nella realizzazione del progetto fa capire, fra le righe, che c’è una sorta di preparazione comune alla difesa, fra i due alleati storici, e la consapevolezza che le inutili sanzioni e discussioni della comunità internazionale vedranno alla fine del loro ciclo la nazione iraniana minacciosa ed armata con la bomba nucleare.
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