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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
21.08.2008 La Siria vuole installare razzi russi sul suo territorio
sfruttando la crisi delle relazioni tra Mosca e l'Occidente

Testata: Corriere della Sera
Data: 21 agosto 2008
Pagina: 8
Autore: Guido Olimpio
Titolo: «La Siria entra nella partita «Ospitiamo noi i razzi russi»»
Dal CORRIERE della SERA del 21 agosto 2008:

Al presidente siriano Bashar Assad sembra di rivivere i bei tempi della guerra fredda. Anni di confronto che avevano garantito al padre Hafez armi e il deciso sostegno del Cremlino. Condizioni che possono tornare in seguito allo scontro a distanza Usa-Russia. In visita di lavoro a Mosca, Assad non ha escluso di ospitare gli Iskandar SS 26, missili russi tattici. Gli stessi che il Cremlino vuole schierare in Bielorussia in risposta allo «scudo» che Washington creerà in Polonia. Rispondendo alla domanda di un giornalista sul possibile arrivo degli Iskandar, Assad ha dichiarato: «In via di principio diciamo di sì. Non ci abbiamo ancora pensato, né ci è stato proposto».
Il raìs ha quindi osservato che il coinvolgimento israeliano nel conflitto nel Caucaso — Gerusalemme ha fornito armi alla Georgia — giustifica una maggiore cooperazione della Siria con Mosca.
Durante la missione, Assad tratterà inoltre l'acquisto del sistema missilistico Pantsyr-S1 e degli ordigni terra-aria Buk M1. Una spesa che ha suscitato allarme tra gli analisti israeliani che sottolineano come il regime siriano abbia già offerto ai russi la disponibilità del porto di Tartous. Uno scalo ideale per le unità della marina rischierate dal Cremlino nel Mediterraneo.
Ma del patto Mosca-Damasco potrebbero beneficiare anche i temuti Hezbollah. Fonti libanesi hanno rivelato che emissari del «partito di Dio» si sono recati tra il 9 e il 12 luglio nella regione di Sverdlosk. E non si è trattato di un viaggio di piacere. Il terzetto, che viaggiava con documenti iraniani ed era stato incluso in una delegazione khomeinista, ha infatti visitato «Expo 2008», una mostra di armi organizzata a Nizhny Tagil. Gli Hezbollah erano interessati all'acquisto di sistemi anti-aerei e controcarro, rivelatisi efficaci nel conflitto contro Israele. Per dare meno sospetti i mediatori libanesi avrebbero firmato i contratti solo dopo la chiusura dell'expo.
Il materiale russo destinato agli Hezbollah di solito raggiunge la Siria e quindi prosegue verso il Libano attraverso un network di strade al riparo dai controlli. Attualmente il movimento guerrigliero avrebbe nel suo arsenale quasi 40 mila razzi e missili.

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