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Egregio Senatore, anche se desidera tacere, dopo questa Sua intervista (ma Le assicuro
che non deve temere nulla dai servizi israeliani, in tutt'altre faccende affaccendati), La prego di fare un'eccezione e di rispondermi, anche privatamente, se lo ritiene.
Io sono un cittadino italiano di religione ebraica, e leggo con sorpresa che colpire
cittadini ebrei a Fiumicino fu compatibile con gli accordi stipulati dallo Stato italiano con i, mi permetta, terroristi palestinesi.
Ne consegue che, per lo stato italiano, ancora una volta, è stato accettabile vendere
la vita dei propri cittadini "di razza ebraica".
E' così?
Non pensa allora Lei che, con la autorità che le è riconosciuta, dovrebbe, anziché
chiudersi in un silenzio pericoloso per le sue conseguenze, gridare forte che questo
non è accettabile, e che così non si può andare avanti?
Spero in una Sua cortese risposta. Cordiali saluti
Emanuel Segre Amar
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