Israele libera 200 detenuti palestinesi, due dei quali con le mani sporche di sangue ma il quotidiano comunista non è contento: vuole l'amnistia generale e la proibizione delle critiche ?
Testata: Il Manifesto Data: 19 agosto 2008 Pagina: 11 Autore: la redazione Titolo: «Polemiche per l'annunciata liberazione di due palestinesi»
Il MANIFESTO dà notizia delle polemiche che in Israeleaccompagnano la decisione di liberare due terroristi con le mani sporche di sangue. Tace degli altri 198 detenuti che Israele libererà soddisfacendo le richieste di Abu Mazen, come pure della contrarietà di Hamas, che vede nell'accordo un rafforzamento del rivale. In compenso, leggiamo che tra gli 11000 palestinesi detenuti nelle carceri israeliani centinaia sono bambini (in realtà, adolescenti, coinvolti in atti di violenza dalle fazioni palestinesi)
Ecco il testo:
Forti polemiche in Israele per l'imminente liberazione, annunciata dal premier Olmert, di due degli 11000 palestinesi (fra cui centinaia di bambini) detenuti nelle carceri israeliane. Il «gesto di buona volontà» a sostegno «dei moderati nell'Anp e del processo di pace», riguarda Said al-Attaba e Mohammed Ibrahim Abu Ali, in carcere da 30 anni il primo e 28 il secondo, accusati di aver ucciso una donna e un riservista israeliani. Sono subito fioccate le critiche perché i due palestinesi hanno «le mani sporche di sangue ebreo». Il vice- premier Shaul Mofaz e il leader del Likud Netanyhau, espiranti alla successione di Olmert, ha parlato di «segnale di debolezza»
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