La sindrome che ci coinvolge nel presente sembra trascinarci verso un luogo inesistente: si è chiarito, in modo anche troppo corrusco, quanto sia stata ingannevole l'ideologia terzomondista, e tuttavia non si è più in grado di ricollocare l'impulso non sempre nagativo che la sosteneva. Ci si accorge d'aver bisogno d'un novum totale che ancora è assente, mentre la rabbia terzomondista si sfoga nell'insulto e nell'apologia o nella pratica del terrorismo. Per Israele si prospetta, in tale contesto, un compito difficile: praticare questo "novum" cercando di scalzare la potenza dell'islamismo, e intensificando i rapporti - per esempio - con il Tibet, o con l'Africa nera non islamica. Che ne pensate? lettera firmata
Un mondo più democratico e con più rispetto per le minoranza sarebbe un mondo più sicuro per Israele. Però non spetta a questo piccolo Stato che lotta pe la sua sopravvivenza realizzarlo. Redazione IC