Una lettera sull'articolo di Farian Sabahi che si può leggere qui:
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=15&sez=110&id=25546
Mi riferisco all'articolo a firma Farian Sabahi pubblicato su Io Donna.
La posizione della Sabahi è nota da tempo come quella di chi non
vuole mai prendere una posizione di giusta condanna nei confronti
del regime al potere in Iran.
Qui la giornalista elogia la democrazia iraniana che ha concesso la
possibilità di accedere alle università alle donne fin dal 1934, ed il
diritto di voto alle donne fin dal 1963, ma, come suo solito, si guarda
bene dal sottolineare che tali leggi democratiche sono state concesse
ben prima della presa del potere da parte di Khomeini.
E nello stesso modo appare assurda la proclamata preoccupazione
del regime di non scontentare l'elettorato femminile fissando delle
"quote azzurre".
Ad un lettore distratto potrebbe apparire che le regole della democrazia
abbiano, in Iran, lo stesso peso che nei paesi occidentali più avanzati,
mentre un giornale serio dovrebbe evidenziare che così non è. Anzi, la
realtà è proprio l'opposto.
Il Corriere dovrebbe essere attento a presentare le realtà di quel grande
paese come sono realmente, per non piangere poi se l'Iran diventerà,
un giorno, la capitale del male assoluto per la nostra civiltà.
Saluti
lettera firmata