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Una lettera sull'articolo che si può leggere a questo link http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=23&sez=110&id=25533 Don Naro deve prima studiare la Legge e poi recarsi nei posti in cui ne è nata l'idea mosaica omiletica e farisaica di tale forza antropologica che lo stesso Cristo nel vangelo di Luca ne parla col rispetto giudaico: "Sono venuto per compire la Legge, non per abrogarla". L'idea ebraica della Legge è l'archetipo di gran lunga più potente ed efficace nella intelligenza giuridica di tutti i tempi: fanno ridere anche me i Lubavitch o gli ortodossi o i chassidim con i loro rituali manierati e comici, ma è da questa idea farisaica di assolutezza (e non relatività) della Legge che si sviluppa la successiva tradizione razionalistica di Spinoza, Cartesio, Kelsen, Newton e cioèla scienza occidentale. Difficile spiegare a don Naro per quali motivi l'idea ebraica della Legge costituisca l'archetipo della fondazione trascendentale (in senso kantiano) della conoscenza scientifica, ma cercherò di farlo con un esempio. Un giurista di scuola romana, dopo aver letto le prime dieci pagine della Reine Rechtslehre di Kelsen, si renderà conto che il suo sapere giuridico romano è¨ l'abecedario tribale di un popolo di bifolchi ignoranti e sanguinari, che nei punti di difficoltà sistematica giuridica (vorstellung, wirschaft) dovettero ricorrere alle figure astratte della Rechtslehre tedesca, cioè ¨ ebraica, perchè ¨ la scienza del diritto è fin dalla "emunah" talmudica patrimonio esclusivo del genio gnostico di Israele. Allo stesso modo don Naro, quando leggerà il vangelo dei giorni nel punto in cui "conoscerete la verità e vi farà liberi" o si rifarà alla gnosi ebraica per capire questa regula gnostica oppure ripeterà le stesse dissennatezze scritte al suo ritorno, perchè i rabbini che controllano la purezza del cibo dimostrano l'archetipo eccezionale della legislazione ebraica sulla purità levitica e non mi risulta che commenti come quelli di don Naro siano mai stati fatti nei ristoranti italiani all'arrivo dei carabinieri dei Nas che controllano la "purezza" dl cibo romano, cioè littorio, cioè¨ latino, cioè bifolco sicut ager dat hominibus et sacerdotibus. lettera firmata Da parte nostra, non crediamo che Don Naro sia tenuto a interpretare il Vangelo alla luce del Talmud e della "gnosi ebraica" (qualsiasi cosa lei intenda con quest'ultima espressione). Crediamo però che debba rispettare la religione ebraica e la verità dei fatti, non riproporne la caricatura malevola dell'antigiudaismo cristiano. Redazione IC |
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