Riaprire il processo sulla strage di Bologna un intervento di Piera Prister
Testata: Informazione Corretta Data: 08 agosto 2008 Pagina: 1 Autore: Piera Prister Bracaglia Morante Titolo: «Riaprire il processo sulla strage di Bologna»
Che si riapra il processo sulla strage di Bologna! Mentre tutti a Bologna, nell'anniversario della bomba alla stazione ferroviaria del 2 agosto 1980 che causo' 85 morti e 200 feriti, recitano ad nauseam il solito vacuo copione di una farsa da palcoscenico di una strage fascista, da anni interpretato e reinterpretato dagli attori di turno, ecco che la verita', a poco a poco, si sta facendo strada. Quello e' davvero un copione trito e ritrito dello scontro ideologico fra la Destra e la Sinistra in Italia ma che in realta' funge da copertura alle due forze eversive estremiste, entrambe internazionalmente alleate del fondamentalismo islamico, che giocano tuttora quel vecchio ruolo dei due compari che di giorno si combattono e di notte compiono insieme le malefatte. E' notorio che della strage furono incriminati ingiustamente i fascisti, Fioravanti, Mambro e Ciavardini , gia'condannati all'ergastolo per altri crimini. Ma ormai nessuno piu' crede alla loro colpevolezza, e ormai si seguono altre piste come quelle riconducibili al terrorismo palestinese, come si legge nel dossier della Commissione Mitrokhin di Forza Italia, presieduta dal senatore Paolo Guzzanti che ci svela segreti emersi dalle indagini degli inquirenti che conducono alla pista del terrorismo palestinese, colluso con l'estremismo di sinistra della "Rote Arme Fraction" tedesca e i brigatisti nostrani. Anche il dossier di 500 pagine firmato dal giudice Carlo Mastelloni, depositato nella Cancelleria del tribunale di Venezia il 2° giugno 1989 a proposito dell'inchiesta sui rapporti tra Italia-Servizi Segreti-OLP e sulla politica estera italiana nei confronti di Israele dovrebbe essere esaminato attentamente, perche' ci potrebbe svelare molti segreti di stato. Carlo Mastelloni era il giudice istruttore di Venezia che indagava sulla consegna di armi mandate dall'OLP alle Brigate Rosse, sul litorale di Venezia. Ma, alla luce della ragione, le indagini su questa e su altre stragi che esamineremo in seguito, devono essere inquadrate alle radici, nel piu' vasto scenario internazionale che vide l'ascesa al potere dell'islamonazifascismo rappresentato dalla triade di Hitler-Mussolini-Gran Mufti' di Gerusalemme da una parte, contro Stalin dall'altra, ma tutti antisemiti e sostenitori del fondamentalismo islamico. E' importante che si riapra il processo e che si indaghi sul depistaggio, sull'insabbiamento delle prove dietro il segreto di stato e che si faccia luce sul collegamento, logico e a rigore di prove, con le altre stragi, quella all'aeroporto di Fiumicino il 17 dicembre 1973 con 32 morti; quella di Ustica del 27 giugno 1980, (lo stesso anno della strage di Bologna) con 81 morti in un aereo esploso in volo nei cieli tra Ustica e Ponza; quella alla Sinagoga di Roma di Lungotevere Cenci, il 9 ottobre 1982, che assassino' il bambino Stefano Tache' e con molti feriti, avvenuta pochi giorni dopo la visita di Yasser Arafat nella capitale); il sequestro dell'Achille Lauro il 7 ottobre 1985, in cui Leo Klinghoffer fu assassinato; e la seconda strage di Fiumicino del 27 dicembre 1985 che colpi' l'aeroporto di Roma simultaneamente a quello di Vienna, e che uccise in totale 20 passeggeri al check-in della compagnia aerea israeliana El AL e della TWA americana; tutte stragi recanti la stessa firma del terrorismo palestinese. Ma ritorniamo all'attentato terroristico di Bologna, dove il giorno precedente alla strage, avevano pernottato due terroristi tedeschi, Thomas Kram, esperto di bombe e Margot Frohlich entrambi membri della "Rote Arme Fraction" marxista (la stessa sara' poi arrestata a Roma il 18 giugno 1982 mentre trasportava nella valigia materiale per una bomba ad orologeria ) tutti e due amici di Abu Azneh Saleh del Fronte di Liberazione della Palestina di George Habbash, e del terrorista Carlos, al secolo Ili Ramirez Sanchez, un altro esperto di bombe ai treni. E' la stessa connessione esistente tra i feddayn palestinesi e i marxisti della banda Baader- Meinhof che insieme il 27 giugno 1976, dirottarono l'aereo dell' Air France poi atterrato a Entebbe, in Uganda ,dove i soldati israeliani guidati da Jonathan Netanyahu, liberarono quasi tutti i passeggeri, in un' impresa a sorpresa che durò solo mezz'ora, entrata nella leggenda Secondo quanto abbiamo rilevato dalle indagini fatte dalla Commissione Mitrokhin ma anche da altre fonti succitate, emerge un quadro di un'Italia che e' capitolata di fronte agli atti intimidatori e alle ritorsioni del Fronte di Liberazione della Palestina che chiese la liberazione dei cinque terroristi palestinesi arrestati ad Ostia, il 5 settembre 1973 ( occhio alle date) mentre preparavano un attentato con lanciamissili terra-aria contro l'aereo dell'El Al che avrebbe dovuto trasportare a Roma il primo ministro Golda Meir, in visita nella capitale. Di quei cinque terroristi, su pressioni di George Habbash, due furono messi in liberta'subito e gli altri tre furono liberati piu' tardi. La strage di Fiumicino potrebbe considerarsi una probabile ritorsione dei terroristi palestinesi contro la mancata liberazione dei tre restanti detenuti che invece furono liberati nel marzo 1974. Questi furono accompagnati a Tripoli in Libia che fungeva da intermediaria, su un aereo dell'Aeronautica Militare Italiana. E' chiaro che dietro c'era stato un patteggiamento e un braccio di ferro tra il governo italiano e il Fronte di liberazione della Palestina cosi' come avverra' poi probabilmente un'altra capitolazione per la liberazione di Abu Saleh, giordano, arrestato ad Ortona mentre trasportava missili Sam 7 di fabbricazione sovietica, nel novembre del 1979 e liberato dopo la strage di Bologna il 15 agosto 1981. E' importante che si indaghi anche sulle responsabilita' dei mass media e delle veline ai giornali, frutto di una propaganda mediatica unidirezionale solo contro Israele, mentre scarso dibattimento politico e mediatico si dedicava alle tante stragi e ai suoi effettivi esecutori che da Nord a Sud hanno insanguinato l'Italia: si preferiva diabolicamente trasmettere notizie tendenziose a ripetizione sempre per demonizzare Israele ed infarcire l'opinione pubblica di menzogne, accogliendo in Parlamento tra baci e abbracci quello sgherro di Arafat capo dell'OLP, pochi giorni prima la bomba alla Sinagoga di Roma. Cui prodest? Il chiarimento della verita' su quelle stragi non giovera' ne' alla Destra ne' alla Sinistra, ma giovera' all'Italia e alla sua civilta' giuridica, alla causa della democrazia e ad Israele che, da sempre innocente, e' sempre invece sul banco degli imputati. E' incredibile che si sia offerta questa sorta di copertura politica, investigativa e mediatica alle malefatte dei terroristi palestinesi, che hanno fatto saltare in aria a brandelli, tutti quegli Italiani innocenti, solo per colpire nel mucchio. E' una vergogna! E servira' anche a smascherare i giornali e le televisioni che invece di interessarsi delle bombe assassine del terrorismo islamico, da sempre hanno circuito con menzogne l'opinione pubblica italiana, con il trasmettere notizie false e diffamatorie contro Israele, negandole persino il diritto di difendersi dagli attacchi terroristici. Perche' c'e' un filo conduttore in quel periodo della storia d'Italia che unisce in un ordine logico e in un'unica sequenza, tutte quelle stragi e l'argomento merita ogni attenzione perche' in uno stato moderno la magistratura dovrebbe essere indipendente e non dovrebbe essere controllata dal potere politico, ma in Italia finora si è dato prova del contrario: e' l'ideologia politica e non il raggiungimento della verita' che domina le istruttorie nei tribunali, il piu' delle volte, senza che ci siano giudici coraggiosi che vogliano far luce sui fatti solo per amore della verita' e per uno spirito di giustizia. http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90