mercoledi` 27 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
08.08.2008 Riaprire il processo sulla strage di Bologna
un intervento di Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 08 agosto 2008
Pagina: 1
Autore: Piera Prister Bracaglia Morante
Titolo: «Riaprire il processo sulla strage di Bologna»
Che si riapra il processo  sulla strage di Bologna!
Mentre tutti a Bologna, nell'anniversario della bomba alla stazione
ferroviaria del 2 agosto 1980 che causo' 85 morti e 200 feriti,
recitano ad nauseam il solito vacuo copione di una farsa da
palcoscenico di una strage fascista, da anni interpretato e
reinterpretato dagli attori di turno, ecco che la verita', a poco a
poco, si sta facendo strada. Quello e' davvero un copione trito e
ritrito dello scontro ideologico fra la Destra e la Sinistra in Italia
ma che in realta' funge da copertura alle due forze eversive
estremiste, entrambe internazionalmente alleate del  fondamentalismo
islamico, che giocano tuttora quel vecchio ruolo dei due compari che
di giorno si combattono e di notte compiono insieme le malefatte.
  E' notorio che della strage furono incriminati ingiustamente i
fascisti, Fioravanti, Mambro e Ciavardini , gia'condannati
all'ergastolo per altri crimini. Ma ormai nessuno piu' crede alla loro
colpevolezza, e ormai si seguono altre piste come quelle riconducibili
al terrorismo palestinese, come si legge nel dossier della Commissione
Mitrokhin di Forza Italia, presieduta dal senatore Paolo Guzzanti che
ci svela segreti emersi dalle indagini degli inquirenti che conducono
alla pista del terrorismo palestinese, colluso con l'estremismo di
sinistra della "Rote Arme Fraction" tedesca e i brigatisti nostrani.
Anche il dossier di 500 pagine firmato dal giudice
Carlo Mastelloni, depositato nella Cancelleria del tribunale di
Venezia il 2° giugno 1989 a proposito dell'inchiesta sui rapporti tra
Italia-Servizi Segreti-OLP e sulla politica estera italiana nei
confronti di Israele dovrebbe essere esaminato attentamente, perche'
ci potrebbe svelare molti segreti di stato. Carlo Mastelloni era il
giudice istruttore di Venezia che indagava sulla consegna di armi
mandate dall'OLP alle Brigate Rosse, sul litorale di Venezia.
Ma, alla luce della ragione, le indagini su questa e su altre stragi
che esamineremo in seguito, devono essere inquadrate alle radici, nel
piu' vasto scenario internazionale che vide l'ascesa al potere
dell'islamonazifascismo rappresentato dalla triade di
Hitler-Mussolini-Gran Mufti' di Gerusalemme da una parte, contro
Stalin dall'altra, ma tutti  antisemiti e sostenitori del
fondamentalismo islamico. E' importante che si riapra il processo e
che si indaghi sul depistaggio, sull'insabbiamento delle prove dietro
il segreto di stato e che si faccia luce sul collegamento, logico e a
rigore di prove, con le altre stragi, quella all'aeroporto  di
Fiumicino il 17 dicembre 1973 con 32 morti; quella di Ustica del 27
giugno 1980, (lo stesso anno della strage di Bologna) con 81 morti in
un aereo esploso in volo nei cieli tra Ustica e Ponza; quella alla
Sinagoga di Roma di Lungotevere Cenci,  il 9 ottobre 1982, che
assassino' il  bambino Stefano Tache' e con molti feriti, avvenuta
pochi giorni dopo la visita di Yasser Arafat nella capitale); il
sequestro dell'Achille Lauro il 7 ottobre 1985, in cui Leo Klinghoffer
fu assassinato; e la seconda strage di Fiumicino del 27 dicembre 1985
che colpi' l'aeroporto di Roma simultaneamente a quello di
Vienna, e che uccise in totale 20 passeggeri al check-in della
compagnia aerea  israeliana El AL  e della TWA americana; tutte stragi
recanti  la stessa firma  del terrorismo palestinese.
 Ma ritorniamo all'attentato terroristico di Bologna, dove  il giorno
precedente alla strage, avevano pernottato due terroristi tedeschi,
Thomas Kram, esperto di bombe e Margot Frohlich entrambi  membri della
"Rote Arme Fraction" marxista (la stessa sara' poi arrestata a Roma il
18 giugno 1982 mentre trasportava nella valigia materiale per una
bomba ad orologeria ) tutti e due amici di Abu  Azneh Saleh del Fronte
di Liberazione della Palestina di George Habbash, e del terrorista
Carlos, al secolo Ili Ramirez Sanchez, un altro esperto di bombe ai
treni. E' la stessa connessione esistente tra  i feddayn palestinesi e
i marxisti della banda Baader- Meinhof che insieme il 27 giugno 1976,
dirottarono l'aereo dell' Air France poi atterrato a Entebbe, in
Uganda ,dove i soldati israeliani guidati da Jonathan Netanyahu,
liberarono quasi tutti i passeggeri, in un' impresa  a sorpresa che durò solo mezz'ora,  entrata nella leggenda 
  Secondo quanto abbiamo rilevato dalle indagini fatte dalla
Commissione Mitrokhin ma anche da altre fonti succitate, emerge un
quadro di  un'Italia che e' capitolata di fronte  agli atti
intimidatori e alle ritorsioni del Fronte di Liberazione della
Palestina che chiese la liberazione dei cinque terroristi palestinesi
arrestati ad Ostia, il 5 settembre 1973 ( occhio alle date)  mentre
preparavano  un attentato con lanciamissili terra-aria contro l'aereo
dell'El Al che avrebbe dovuto trasportare a Roma il primo ministro
Golda Meir, in visita nella capitale. Di quei cinque terroristi, su
pressioni di George Habbash, due furono messi in liberta'subito e gli
altri tre furono liberati piu' tardi. La strage di Fiumicino potrebbe
considerarsi  una probabile ritorsione  dei terroristi palestinesi
contro la mancata liberazione dei  tre restanti detenuti che invece
furono liberati nel marzo 1974. Questi furono accompagnati a Tripoli
in Libia che fungeva da intermediaria, su un aereo  dell'Aeronautica
Militare Italiana. E' chiaro che dietro c'era stato un patteggiamento
e un braccio di ferro tra il governo italiano e il Fronte di
liberazione della Palestina cosi' come avverra' poi
probabilmente un'altra capitolazione per la liberazione di
Abu Saleh, giordano, arrestato  ad Ortona mentre trasportava missili
Sam 7 di fabbricazione sovietica, nel novembre del 1979 e liberato
dopo la strage di Bologna il 15 agosto 1981.
 E' importante  che si indaghi anche sulle responsabilita' dei mass
media e delle veline ai giornali, frutto di una propaganda mediatica
unidirezionale solo contro Israele, mentre scarso dibattimento
politico e mediatico si dedicava alle tante stragi e ai suoi effettivi
esecutori che da Nord a Sud hanno insanguinato l'Italia: si preferiva
diabolicamente trasmettere notizie tendenziose a ripetizione sempre
per demonizzare Israele ed infarcire l'opinione pubblica di menzogne,
 accogliendo in Parlamento tra baci e abbracci quello
sgherro di Arafat capo dell'OLP, pochi giorni prima la bomba alla
Sinagoga di Roma.
 Cui prodest?  Il chiarimento della verita' su quelle stragi non
giovera' ne' alla Destra ne' alla Sinistra, ma giovera' all'Italia e
alla sua civilta' giuridica, alla causa della democrazia e ad Israele
che, da sempre innocente, e' sempre invece sul banco degli imputati.
E' incredibile che si sia offerta questa sorta di copertura politica,
investigativa e mediatica alle malefatte dei terroristi palestinesi,
che hanno fatto saltare in aria a brandelli, tutti quegli Italiani
innocenti, solo per colpire nel mucchio.
E' una vergogna!
E  servira' anche a smascherare i giornali e le televisioni  che
invece di interessarsi delle bombe assassine del terrorismo islamico,
da sempre  hanno circuito con menzogne l'opinione pubblica italiana,
con il trasmettere  notizie false e diffamatorie contro Israele,
negandole  persino il diritto di difendersi dagli attacchi
terroristici. Perche' c'e' un filo conduttore in quel periodo della
storia d'Italia che unisce in un ordine logico e in un'unica sequenza,
tutte quelle stragi e l'argomento merita ogni attenzione perche' in uno stato moderno  la magistratura  dovrebbe
essere indipendente e non dovrebbe essere controllata dal potere
politico, ma in Italia finora si è dato prova del
contrario: e' l'ideologia politica e non il raggiungimento della
verita' che domina le istruttorie nei tribunali, il piu' delle volte,
senza che ci siano  giudici coraggiosi che vogliano far luce sui fatti
solo per amore della verita' e per uno spirito di giustizia.

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT