In Israele 65 Falascià polemiche per lo stop all'immigrazione
Testata: La Stampa Data: 06 agosto 2008 Pagina: 15 Autore: la redazione Titolo: «Arrivati gli ultimi Falascià gli ebrei etiopi convertiti»
Da La STAMPA del 6 agosto 2008:
Un aereo giunto da Addis Abeba ha portato ieri in Israele l’ultimo gruppo di 65 Falascià, a cui lo stato ebraico ha concesso l’asilo. I Falascià (nella foto uno dei primi aerei di immigrati), ebrei etiopi che verso la fine del diciannovesimo secolo si convertirono al cristianesimo, da anni rivendicano il diritto di immigrare in Israele a causa della loro discendenza ebraica. La questione, riemersa con forza negli anni Novanta, è stata al centro di animati dibattiti tra chi li considera ebrei a pieno titolo e chi, come almeno una parte del rabbinato, pensa che debbano subire un processo di riconversione all’ ebraismo. Nel 2003 una legge aveva infine permesso il loro ingresso nello Stato ebraico. Ma per divenire cittadini i Falascià immigrati, che oggi sono 25 mila, hanno dovuto studiare per due anni la religione ebraica e poi riconvertirsi. La decisione di chiudere le frontiere ha diviso nuovamente il Paese. Molti, infatti, hanno visto oscure motivazioni «razziste» nella decisione. Il processo di assorbimento nella vita israeliana è comunque un problema complesso: Israele è un paese moderno e all’avanguardia mentre la maggioranza dei Falascià sono analfabeti e vengono da villaggi sperduti rimasti fermi all’età della pietra.
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